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L’umiltà e la riconoscenza di Radja Nainggolan: il suo saluto al Cagliari

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Radja Nainggolan con la maglia del Cagliari

Umiltà e riconoscenza sono qualità che in pochi hanno: Radja Nainggolan è uno di loro, ed è questa la differenza che separa un buon calciatore da un campione. Il centrocampista belga, ceduto dal Cagliari alla Roma, lascia la Sardegna dopo quattro anni di successi e soddisfazioni importanti, che l’hanno proiettato nell’Olimpo del grande calcio.

Nainggolan, centrocampista Cagliari

Radja Nainggolan, ex centrocampista del Cagliari

L’EVOLUZIONE DI UN LEADER – Il suo nome era da tempo nel taccuino delle big del campionato italiano, e non solo, ma, nonostante ciò, non si è mai montato la testa, ha continuato a lavorare a testa bassa, diventando col tempo leader e anima del Cagliari, un guerriero amato dai tifosi, coccolato come pochi altri giocatori passati in Sardegna negli ultimi anni. Nainggolan lascia il Cagliari con un po’ di malinconia, ha un sogno Mondiale da inseguire, ma prima di farlo, ha deciso di scrivere una lettera ai tifosi che l’hanno sostenuto e inneggiato. Non sono le parole di un divo, ma di un uomo che scrive ai suoi amici, dimostrando una volta in più di sentirsi semplicemente uno di loro.

Qui di seguito il testo integrale del saluto di Radja Nainggolan al Cagliari, pubblicato ieri sul sito ufficiale della società sarda:

Per un sardo è difficile lasciare la propria isola. Lo è anche per me, che ormai sardo lo sono diventato d’adozione. Da una parte sono contento perché il trasferimento può essere un passo importante nella mia carriera calcistica; dall’altra sono dispiaciuto perché lascio un posto dove sono cresciuto come uomo e come calciatore. Ero convinto che in questa piazza si sarebbe potuto fare qualcosa di importante: purtroppo si sono verificati dei problemi che ci hanno allontanato dai tifosi e dall’Isola e hanno impedito la realizzazione del progetto. Spero comunque che questa situazione possa risolversi al più presto perché il Cagliari e la città di Cagliari meritano molto più di quello che hanno ricevuto negli ultimi tre anni. Non smetterò mai di ringraziare il Presidente, i compagni, la Società, gli allenatori che ho avuto durante queste stagioni in rossoblù. Grazie a loro sono diventato quello che sono oggi. Non meno importante il ringraziamento per i tifosi, che mi hanno sempre sostenuto e mi hanno fatto diventare il primo tifoso di questa squadra. Per questa maglia ho sempre dato il massimo. Oggi termina un cammino; ne inizia un altro, ma questi anni me li porterò sempre dentro. Faccio un grosso bocca in lupo a tutti i miei compagni (e amici). Sono sicuro che faranno un ottimo finale di stagione anche senza di me. Mi mancheranno, così come spero che anche io mancherò un po’ a loro.

Cagliari, ti voglio bene!

C’è da starne certi, anche Cagliari continuerà a volergli bene.

Antonio Casu 

@antoniocasu_

 

Inseguo il sogno di diventare giornalista dal 1989, anno in cui sono nato. Appassionato di ciclismo e calcio, mi impegno per raccontare il mondo dello sport da un punto di vista particolare, un po' eclettico, un po' folle.

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