Serie A
Bologna tra Roby Baggio e Cesare Cremonini, il Casemiro di Ballardini, solleone Hellas, l’Udinese e il calcio balilla
L’ultimo turno di Serie A ci ha restituito emozioni abbondanti per colmare il vuoto e l’assenza del campionato che si fermerà per due settimane, a discapito della temuta pausa nazionali. Il Bologna di Motta ormai è un rullo compressore, il Sassuolo di Ballardini non si scompone nemmeno davanti a uno stadio Olimpico gremito e perde di misura. L’Hellas Verona rimanda tutto alla sfida sarda contro il Cagliari, mentre l’Udinese cerca di mantenere a debita distanza chi si aggrappa c0n le unghie al cornicione della balconata della salvezza.
Il Gioco dell’Oca
Non svegliateli. I tifosi del Bologna continuano a sognare il Santiago Bernabeu e Anfield Road, ancora di più dopo l’1-0 di Empoli, i tre punti conquistati dalla squadra di Thiago Motta in Toscana valgono doppio, come quando al Gioco dell’Oca si raddoppiava e la pedina avanzava di 12 caselle. Non c’è Zirkee? Non c’è problema perché Fabbian è lì apposta, all’ultimo secondo di una partita dove la porta dell’Empoli sembrava stregata. Al minuto 94 il portiere empolese Caprile però respinge male un tiro (prendendosi chissà quanti accidenti dai tifosi della Roma) e il Bologna passa. Apoteosi pura per i tifosi al Castellani e anche per quelli sotto le Due Torri. Il vantaggio sulla truppa di De Rossi è sempre di tre punti, la lotta per il quarto posto è serrata, l’Italia tifa Bologna mentre una parte di Roma fa il tifo per la Magica. Quelli che hanno memoria sperano di rivedere il Bologna in Europa dopo tempo immemore, e raccontano già ai più piccoli quel Bologna di Roby Baggio, Beppe Signori e Paramatti con una vena poetica degna di Cesare Cremonini, che in caso di quarto posto potrebbe dedicare una strofa alla squadra della sua città.
Più Casemiro e meno Neymar
Non era questa la partita che doveva vincere il Sassuolo che al cospetto di una Roma lanciata verso la Champions League, non ha neanche tirato i remi in barca troppo presto. Ballardini ha urlato per buona parte del match, con la mandibola serrata e l’indice che puntava minaccioso su ogni giocatore in possesso di palla. Stimoli, concentrazione, abnegazione, il Sergente di Ravenna è un allenatore alla vecchia maniera. Pochi virtuosismi e colpi di tacco alla Neymar, ma più scivolate alla Obiang che in mezzo al campo dovrebbe essere il Casemiro del Sassuolo per intenderci. Ballardini aveva forse messo in conto di uscire dall’arena romana con le tasche vuote, ma nella prossima sfida in casa contro l’Udinese non si scherza. Lo scontro salvezza che può valere una stagione è l’occasione della vita per il Sassuolo, un po’ come l’esame di maturità. Studi quanto basta, metti una camicia abbottonata come uno studente modello e ti pettini con la riga da parte. Più Casemiro e meno Neymar insomma per portare a casa la pagnotta e non fare arrabbiare Ballardini.
La finale sotto il sole
L’Hellas Verona perde a domicilio contro un Milan che al Bentegodi si esalta come fosse il Camp Nou. Gli scaligeri perdono 3-1 e rimangono quindicesimi in classifica, con due miseri punti sul Frosinone che occupa la terz’ultima piazza. Nella tonnara della zona retrocessione l’Hellas è forse la squadra che prova a giocare un calcio di un certo spessore, Folorunsho però questa volta non timbra il cartellino, forse troppo emozionato per la prima convocazione nella nazionale di Spalletti. La pausa nazionali tiene alta la tensione del Verona, che tra due settimane andrà a giocarsi un fetta di salvezza sotto il caldo sole della Sardegna, la sfida contro il Cagliari vale davvero come una finale. Vietato sbagliare.
Chi segna vince
L’Udinese di Cioffi passerà alla storia come la squadra che fece esonerare Maurizio Sarri. Il titolo nobiliare dei friulani però non basta e nell’ultima di Serie A l’Udinese cade in casa contro il Torino (0-2). Dopo la vittoria in trasferta contro la Lazio i tifosi si fregavano le mani sperando di battere il Toro e scappare via dal gruppone di coda, niente da fare. Tutti aspettavano Lucca, ma in Friuli segna l’ex Zapata. L’Udinese viaggia a quota 27 punti, a +3 sul Frosinone, prossima partita in casa del Sassuolo. Sfida mistica per certi versi, chi segna vince, un po’ come la regola di quando giocavi a calcetto balilla il venerdì sera con gli amici.