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Mercato Napoli, ecco perchè Cavani potrebbe partire. E la Juve attende sorniona

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NAPOLI, 16 LUGLIO – Il calciomercato è appena iniziato, l’estate deve ancora entrare nel vivo ma il sole già splende su Napoli che è una meraviglia. I tifosi partenopei si godono il mare e sognano qualche acquisto da Prima Pagina che possa rendere la squadra di Mazzarri più grande di quanto già è, convinti che dopo la partenza di Lavezzi le note dolenti siano ormai finite una volta per tutte. Eppure, sotto sotto, qualcosa si muove. Già, perchè la permanenza di Edinson Cavani (25) nel capoluogo campano è tutt’altro che scontata.  Da qui al 31 agosto tutto può succedere, e la cessione del Matador potrebbe aprire scenari incredibilmente positivi anche per la stessa società di De Laurentiis, che in questi giorni è impegnato assieme al suo entourage nel tentativo di risoluzione del dubbio amletico: vendere o non vendere?

ARIA DI RIVOLUZIONE – Vendere o non vendere, questo è il problema. E non è un problema di poco conto, perchè la cessione di Cavani significherebbe rivoluzione. Partendo dall’assunto che il Matador è ad oggi uno dei cinque attaccanti più forti del mondo – e privarsene diventa difficilissimo anche perchè reperire sul mercato un’alternativa che si avvicini al suo livello è quasi impossibile – ci sono tanti, troppi aspetti da considerare. In primis, ovviamente, quello economico.

INGAGGIO DA TOP PLAYER – Già, perchè il punto cruciale del discorso è proprio questo. Gli agenti di Edi hanno posto una condicio sine qua non per far si che il matrimonio tra Cavani ed il Napoli possa continuare senza rancori di sorta: vogliono un ingaggio da top player per il loro assistito. Cinque o sei milioni all’anno per intenderci, ovvero il raddoppio degli attuali emolumenti (l’attaccante percepisce uno stipendio da 3 milioni netti, ndr). Il problema è che a Napoli nessuno prende quelle cifre, tant’è che il Matador rimane ad oggi il giocatore più pagato. E poi c’è il possibile effetto domino da considerare, perchè se all’uruguagio venisse concesso un sostanzioso aumento è probabile che a qualcun altro – Hamsik ed Inler, tanto per fare due nomi –  possa venire in mente di passare a batter cassa. Evenienza, quest’ultima, che il presidente De Laurentiis – fautore di un progetto teso innanzitutto alla stabilità finanziaria – vorrebbe assolutamente evitare.

LA JUVE ATTENDE – Nella sempre più intricata love story che vede coinvolti Cavani e il Napoli si è inserito da qualche mesetto un terzo incomodo: la Juventus. La Vecchia Signora, forte del suo rinnovato appeal e tornata ad essere bella come un tempo ha puntato con decisione il bomber uruguagio, che rispecchia appieno – e più di tutti i suoi concorrenti – i canoni di top player ideale da consegnare ad Antonio Conte, il quale stravede per lui e spinge per il suo acquisto da tempi non sospetti. La dirigenza bianconera non lascia trasparire nulla, ma continua a lavorare sottotraccia per ingaggiare il tanto agognato MatadorParaticiMarotta, memori della brutta esperienza vissuta l’anno scorso quando erano in fase di trattativa con Sergio Aguero – acquisto super reclamizzato e poi non portato a termine per via di una potente intrusione del Manchester City – si guardano bene dal dichiarare Cavani obiettivo ufficiale, onde evitare di trovare sulla propria strada lo sceicco guastafeste di turno. Il modus operandi in Corso Galileo Ferraris da un po’ di tempo a questa parte è cambiato: l’imperativo categorico è agire, più che parlare. E la Juve non ha assolutamente abbandonato la pista che porta al cannoniere classe ’87.

IL NODO GIOVINCO – Insomma, a Torino preferiscono Cavani. Rimane sempre e comunque lui l’obiettivo Numero Uno per l’attacco. Da qualche settimana si sta lavorando per capire quale sia la formula migliore per arrivare a Mr.33 gol stagionali (in due  anni sotto il Vesuvio ne ha messi a segno la bellezza di 66 equamente distribuiti, ndr). L’offerta bianconera consta di un buon gruzzolo di milioni (tra i 20 ed i 25) ed un paio di contropartite tecniche. I nomi che ballano dall’inizio della trattativa sono tanti: Melo, Krasic, Pepe, Matri e soprattutto Giovinco. L’affare inizialmente parrebbe essersi arenato proprio per la volontà della Formica Atomica di giocarsi le sue carte a Torino: di un altro trasferimento il ragazzo proprio non ne vuole sapere, dicevano. Ma nel calciomercato le cose possono mutare rapidamente e non è assolutamente detto che da qui a fine mese Seba non cambi idea. L’impressione dominante è che se Giovinco – per il quale Mazzarri stravede avendolo individuato come perfetto sostituto di Lavezzi – dovesse decidere di accettare la nuova sfida dando il proprio placet per il trasferimento nel cap0luogo campano, l’affare Cavani-Juve potrebbe subire un’accelerata colossale. Ma quand’anche l’ex parmense non riuscisse proprio a convincersi, in Corso Galileo Ferraris non dispererebbero: sarebbe già pronta una controffensiva di tutto rispetto pescando le potenziali contropartite nella ristretta rosa di giocatori sopra citati, col nome di Matri in prima linea.

PALLA A DE LAURENTIIS – Insomma, l’offerta della Juventus è li, sul tavolo. Non è ancora definita nei minimi dettagli, ma si attesta sulle basi consolidate già da qualche settimana: una ventina di milioni tondi ed un paio di calciatori di assoluto livello. In attesa di capire bene come si evolverà la situazione la palla passa a De Laurentiis, che come detto si trova davanti ad un bivio. Se accettasse l’offerta bianconera potrebbe dover fare i conti col malcontento dei tifosi partenopei, che difficilmente accetterebbero di buon grado la contestuale cessione dei due più grandi gioielli del Napoli versione nuovo millennio: LavezziCavani. Dall’altro lato però vendendo l’uruguagio, il lungimirante produttore cinematografico potrebbe guadagnarci sotto vari punti di vista. Sia in termini economici che in termini di progetto. Anzitutto, metterebbe a bilancio un’altra importantissima plusvalenza subito dopo quella realizzata col Pocho. E poi non dovrebbe fare i conti con l’aumento del monte ingaggi e col potenziale effetto domino successivo al rinnovo di Cavani.  Ma la cosa da considerare con maggiore attenzione è un’altra: i 20 milioni incassati dal trasferimento di Edi alla Juve, uniti ai 30 già percepiti per il passaggio dell’ex gemello Lavezzi al Psg, permetterebbero a De Laurentiis di costruire un grande, grandissimo Napoli. Un Napoli già consapevole di avere una struttura imponente (De Sanctis, Cannavaro, Inler, Hamsik, Pandev, oltre ai due innesti provenienti da Torino ed ai giovani Vargas ed Insigne) e con un centinaio di miliardi del vecchio conio da reinvestire sul mercato per puntellare i vari reparti e costruire una rosa degna di competere su tutti i fronti. Why not?

A cura di Vincenzo Galdieri

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