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A.A.A cercasi conferme: il Milan sfida il Chievo al Bentegodi

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Il Milan va a Verona per sfidare il Chievo

Dopo la partita contro il semi-derelitto Cesena, il Milan trova sulla sua strada un altro avversario che occupa le posizioni basse della classifica, un match sulla carta facile, ma non per questo meno importante alla luce delle difficoltà ambientali e tecniche recentemente registrate in casa rossonera: servono i tre punti.

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Filippo Inzaghi, allenatore del Milan

SETTIMANA DIFFICILE – A Milanello e dintorni non si è fatto altro che parlare della lite tra Cerci e il suo allenatore, che si sarebbe scatenata in seguito a uno sfogo del giocatore, il quale si sarebbe lamentato di essere entrato solo negli ultimissimi minuti della partita contro i bianconeri rischiando addirittura lo scontro fisico con Inzaghi: in pieno stile Milan, super-Pippo ha smentito il tutto e ha aggiunto che se veramente fosse accaduta una cosa del genere, l’ex Torino adesso sarebbe fuori rosa, ma che siccome è stato proprio lui a volerlo a Milano e il rapporto tra i due è ottimo non esiste il problema. Qualsiasi cosa sia successa, è indubbio che la polemica ha intaccato l’umore di un ambiente fragilissimo dal punto di vista caratteriale, per non parlare delle sue difficoltà tecniche di cui anche una squadra umile come il Chievo potrebbe approfittare.

SFIDA TOSTA – E’ vero, i ragazzi di Maran sono reduci da un’orribile sconfitta sul campo dell’Empoli, ma non va dimenticato che nelle precedenti partite hanno totalizzato ben 7 punti e che ancor prima hanno messo in difficoltà la prima in classifica allo Juventus Stadium: potendo contare su una difesa non certo fantasmagorica ma a suo modo solida, il problema dei veneti è senza dubbio in fase realizzativa, tuttavia la fragilità della retroguardia milanista unita alla voglia di spaccare il mondo di un ex come Paloschi potrebbero complicare i piani dei rossoneri. D’altro canto, se c’è una cosa che di certo non manca a quest’ultimi è il talento offensivo, rappresentato da giocatori come Menez, lo stesso Cerci e Honda, pupillo dichiarato del mister, di conseguenza bisognerà affidarsi alla loro fantasia e alla vena-gol di Mattia Destro, il bomber incaricato di risollevare le sorti di questo Milan caracollante e bisognoso di fiducia, alla ricerca di quella continuità che potrebbe riportarlo in corsa per l’Europa.

Jacopo Bertone (@JackSpartan92)

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