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Ibrahimovic da record: è l’attaccante più forte del mondo?

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Zlatan Ibrahimovic

Ibrahimovic è l’attaccante più forte del mondo? Non è una domanda facile e la risposta potrebbe cambiare da persona a persona, un po’ come succede a parlare di politica. E’ innegabile, tuttavia, che non votare per il partito di Zlatan sarebbe oggi da stolti: Se in passato l’attaccante svedese poteva essere accusato di intangibilità in Champions, da ieri, anzi dall’inizio di questa stagione, ancora una volta e alla “veneranda età” di 32 anni, Ibra ha dimostrato che non è mai tardi per migliorare e che, invece di avere una carriera simile ad una parabola discendente, qualche volta, come succede per il vino, più si invecchia più si migliora.

Ibrahimovic

Zlatan Ibrahimovic, già 10 gol in Champions quest’anno

ANNATA RECORD – Quest’anno, tra coppe nazionali, campionato e Champions, l’attaccante del PSG ha già segnato 34 reti in 35 partite. A sfatare il tabù Champions League, una sorta di bestia nera per lo svedese, ci hanno pensato i 10 gol fatti fin’ora: con la doppietta rifilata al Leverkusen nell’andata degli ottavi, Ibra ha superato Cristiano Ronaldo, fermo a 9. Numeri da capogiro se si pensa che l’anno scorso il pallottoliere si fermò a 35 gol complessivi a fine stagione. Per non parlare anche del numero di assist che vengono sfornati di norma ad ogni partita. Ma se fare tanti gol potrebbe sembrare un’impresa da poco, il talento di Ibrahimovic stupisce anche in questo: le reti, spesse volte fatte da posizioni impossibili (caratteristica che ha sempre accompagnato l’attaccante del PSG, basti pensare al tacco che costò caro all’Italia), sono spesso anche vere e proprie opere d’arte, come la bomba nell’’incrocio di ieri sera rifilata al Bayer Leverkusen.

PENSIERO ROSSONERO – “Abbiamo un grande vantaggio in vista del ritorno, se giocheremo come oggi e saremo concentrati ci saranno grandi possibilità di passare il turno. Le cose stanno andando bene, la squadra sta facendo bene e se possiamo arrivare alla fine va bene, ma non sarà facile” dichiara Ibra a fine partita. Poi un pensiero per la sua ex squadra, il Milan: “Spero passi il Milan, ho grandi ricordi del Milan. Spero Seedorf faccia bene, da giocatore già era un allenatore. Bisogna avere pazienza per fare le cose per bene“.

OGGETTO DI LUSSO – Per i rossoneri fu difficile, a causa delle finanze non rosee, trattenere lo svedese e forse Galliani non ci provò neanche fino in fondo (“Ibra non mi parla più” come dichiarò l’AD del Milan tempo fa), perché è vero che Ibrahimovic è uno dei migliori, se non, attualmente, il più forte in circolazione nel suo ruolo, ma è anche vero che il “mantenimento” di giocatori di questa levatura costa caro.
Alle prossime assegnazioni del pallone d’oro, anche se il PSG non avrà vinto la Champions, il vincitore sembra già scritto.

Luca Porfido

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