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Gary Neville racconta la sua fobia spagnola. Sneijder senza freni vuota il sacco

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Quando Gary Neville allenava il Valencia (Ph Bleacher Report)

La settimana di Coppe europee ci ha lasciato in eredità delle emozioni fortissime. Il muro giallo del Borussia rischia davvero di spingere i tedeschi in finale a discapito del PSG stellare che dovrà ribaltare la contesa sotto la Tour Eiffel. Tuchel zitto zitto trascina il Real di Carletto a giocarsi il pass per la finalissima nella semifinale di ritorno e addirittura c’è chi scommette che l’allenatore tedesco rimarrà in Baviera anche l’anno prossimo.

Scendendo in Europa League la Roma prende due schiaffi dal Leverkusen magico del mago Alonso, l’Atalanta ferma il Marsiglia e si regala il secondo round nel catino infuocato di Bergamo,  quella che sarà la partita più importante degli ultimi anni per la Dea. La Fiorentina invece vince sul filo di lana contro il Club Brugge, e ora Italiano ha l’occasione grande di togliersi rivincite e sassolini dalle scarpe.

Scamacca esulta dopo il gol realizzato a Marsiglia (Ph Facebook)

Scamacca esulta dopo il gol realizzato a Marsiglia (Ph Facebook)

Adesso però stacchiamo la spina per un istante e ci focalizziamo su due grandi ex giocatori che in settimana hanno scombussolato stampa e giornali. Un inglese e un olandese che hanno giocato in periodi diversi, in due ruoli diverse e con maglie diverse. Sedetevi comodi e leggete quanto segue.

“Mi guardavo allo specchio e pensavo di essere malato”

Per ritrovare l’ultima e unica apparizione di Gary Neville su una panchina di un club nel ruolo di allenatore bisogna riavvolgere il nastro fino alla stagione stagione 2015-2016. L’ex difensore del Manchester United all’epoca fu ingaggiato dal Valencia, 28 panchine per lui e numeri non certo entusiasmanti conditi da un esonero arrivato dopo una rovinosa sconfitta , 7-0 contro il Barcellona.

Neville ritorna sui propri passi, ricorda l’esperienza spagnola in maniera onesta e trasparente, confessandosi così durante il podcast Stick to Football. Gary ricorda: “Dopo un paio di mesi di lavoro a Valencia, mi guardavo allo specchio e pensavo di essere malato. Ricordo che abbiamo giocato tre volte contro l’Athletic di Ernesto Valverde. In una di queste partite aveva preparato un sistema di gioco diverso da quello che pensavo che avrebbe utilizzato; in quel momento ho capito di non essere neanche lontanamente vicino a quel livello. Mi sentivo enormemente inferiore a lui, non avevo idea di cosa stesse succedendo. Con Valverde è stata la prima volta che mi sono sentito a chilometri di distanza dai grandi allenatori. Poi ho affrontato Simeone, e quel giorno ho avuto la sensazione che mi stesse colpendo in tutti i modi: con la sua tattica, le sue intimidazioni, la gestualità“.

Quando Gary Neville allenava il Valencia (Ph Bleacher Report)

Quando Gary Neville allenava il Valencia (Ph Bleacher Report)

Poi arrivò Luis Enrique: il Barcellona ci batté 7-0 in Copa del Rey e sul 5-0 non sostituì Neymar, Messi e Suárez. Alla fine della partita mi passò accanto e non mi strinse la mano, cosa che ho interpretato come se mi stesse mandando un messaggio: non appartenevo a quel mondo. Benítez invece è stato buono con me: giocammo contro il Real Madrid e lui era sotto pressione, ma dopo la partita venne e mi strinse la mano

Sneijder senza freni

Quel filo che lega ancora Gary Neville al Manchester United ci collega con un giocatore che una volta faceva sognare il popolo interista con quella maglia numero 10 sulle spalle, Wesley Sneijder ai microfoni Ziggo Sport vuota il sacco e parla a ruota libera di Erik ten Hag, ma non solo: “Il giorno in cui ha deciso di combattere contro Cristiano Ronaldo ha cominciato a perdere ogni tipo di rispetto. Pensava che avrebbe fatto bene, ma è stato esattamente il contrario. Tutti nello spogliatoio si chiedevano se avrebbe avuto la testa giusta per farlo“.

Antony sbeffeggia i giocatori del Coventry (Ph SkySports)

Antony sbeffeggia i giocatori del Coventry (Ph SkySports)

L’olandese ha parlato anche di Antony, che dopo la vittoria dei Red Devils nella semifinale di Fa Cup, aveva provocati  i tifosi e i giocatori del Coventry mettendosi le mani alle orecchie: “Dovrebbe vergognarsi assolutamente per quello che ha fatto. Avrebbe dovuto uscire direttamente dal campo invece di farlo. Spero che il Manchester United perda 5-0 in finale“.

Freelance/Writer/English football lover Founder & Owner www.ilcalcioalondra.com Author of the book "IL CALCIO TRA LE CASE" and audiobook producer in collaboration with Libro Parlato Author of the book "IL CALCIO A LONDRA: AVVENTURE ILLUSTRATE"

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