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Serie B, giro di boa: il Palermo è una lepre, la zona play off una giungla

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Serie B, finisce il girone d’andata. La giornata di ieri, l’ultima prima della lunga sosta invernale, che terrà le squadre ai box fino al 25 gennaio, ha stabilito con più chiarezza quelli che sono gli equilibri in campo in chiave promozione. Campione d’inverno è il Palermo di Iachini, capolista e lepre del campionato, più di quanto dica la classifica.

LA SQUADRA PIÙ FORTE – I rosanero girano la boa con un solo punto di vantaggio sull’Empoli, ma, senza le difficoltà iniziali, imputabili principalmente all’inesperienza in panchina di Gattuso, il margine di vantaggio sarebbe stato decisamente più ampio. È la squadra più forte, con la rosa più ampia e qualitativamente di maggior livello, ha un allenatore che conosce meglio di chiunque altro la cadetteria e la forza di chi sente la Serie B troppo stretta per una piazza come quella siciliana. Il passo falso di Carpi, due giornate fa, è stato un episodio negativo in un quadro quasi perfetto, sarà difficilissimo scalzarli dal primo posto.

L'Empoli chiude il girone d'andata al secondo posto

L’Empoli chiude il girone d’andata al secondo posto

WELCOME TO THE JUNGLE – Dietro al Palermo l’incertezza regna sovrana. L’Empoli sembra essere la squadra più attrezzata per cercare il grande salto, ha guidato per diverse settimane la graduatoria, ma gli manca ancora un po’ di continuità per far fruttare al meglio l’enorme potenziale. Il margine sulle inseguitrici è esiguo: undici squadre sono raccolte in nove punti, e fino al Varese, attualmente 14esimo, tutte sono in lotta per la zona play off. La corsa verso la Serie A è una giungla selvaggia di difficile lettura, agguati e tranelli sono sempre dietro l’angolo, tenere gli occhi aperti è un imperativo.

L’INFERNO È DIETRO L’ANGOLO – L’unico vero sbarramento della classifica è tra il quattordicesimo e il quindicesimo posto: da lì, inizia l’inferno. Equilibri un po’ più definiti in questo caso. Un po’, perché Bari (quindicesimo) e Padova (terzultimo) sono separati da cinque punti, un battito di ciglia. Le uniche due squadre che danno la sensazione di avere il destino segnato sono Reggina, e soprattutto Juve Stabia. Solo un mercato di riparazione di altissimo livello può salvarle dallo spettro della Lega Pro.

Antonio Casu ( @antoniocasu_)

Inseguo il sogno di diventare giornalista dal 1989, anno in cui sono nato. Appassionato di ciclismo e calcio, mi impegno per raccontare il mondo dello sport da un punto di vista particolare, un po' eclettico, un po' folle.

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