L'angolo del Tattico
Fiorentina: nuovo ruolo per Gudmundsson?
Nella Fiorentina, Pioli deve trovare il modo di accendere Gudmundsson, estraneo al gioco

Uno dei problemi maggiori della Fiorentina di Pioli è il rendimento di Gudmundsson. Tra Nazionale e Fiorentina si vedono due giocatori differenti. In Nazionale, l’attaccante ha giocato sia come interno di centrocampo che come esterno d’attacco mettendo a segno 2 reti e un assist tra Ucraina e Francia. L’impressione, notando il gioco della Fiorentina, è che più che un problema di posizione ci sia un problema di centralità con il giocatore. Nell’Islanda, Gudmundsson parte da una posizione, ma ha libertà di svariare per tutto il campo, dato che è il catalizzatore di tutti i palloni. Il gioco passa per i suoi piedi e questo lo responsabilizza e gli permette anche di decidere come meglio posizionarsi .
Ciò non accade nella Fiorentina, dove, anche a causa della crisi attuale, mancano idee chiare e Gudmundsson tende a occupare una posizione ibrida tra centrocampo e attacco dove non incide. La connessione da stabilire è quella con Nicolussi Caviglia. Pioli deve riuscire a creare un asse tra l’italiano e l’islandese. Quest’ultimo non deve tornare indietro a cercarsi il pallone, finendo per pestarsi i piedi con il regista e arrivando stanco in area. Deve, invece, essere servito in prossimità dell’area in modo da poter sviluppare la sua arma migliore, il dribbling. Per questo Pioli deve anzitutto riuscire a creare un blocco che si muova in maniera organica. Solo così riuscirà a portare Gudmundsson a esprimersi al massimo.












