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Provedel vs Di Gregorio, quando la porta conta

Lazio-Juventus è una sfida che ha sempre il suo fascino. E occhio al duello a distanza tra i due portieri Provedel e Di Gregorio

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provedel di gregorio

Lazio-Juventus è una sfida che, senza alcun dubbio, ha sempre il suo fascino, con molti tuffi nel passato, ricordi e aneddoti. Ma, rimanendo al presente, può davvero essere molto interessante il duello a distanza tra i due portieri, ossia Provedel e Di Gregorio. Insomma, un faccia a faccia ricco di spunti e sfaccettature.

Due inizi da raccontare

Classe 1994 e nativo di Pordenone,  Provedel in realtà inizia come attaccante nel Visinale, nel settore giovanile del Treviso e in quello del Pordenone. Il cambiamento è dettato dal mito di Lev Jašin, vicino di casa dei suoi nonni. Ed ecco che la svolta è datata 2010, con la chiamata dell’Udinese. Trafila nelle giovanili, passaggio al Chievo e prima esperienza tra i professionisti in quel Pisa, con cui arriva fino ai play-off promozione: questa è l’evoluzione della carriera dell’estremo difensore. Prende così il via una girandola di prestiti, che lo porta a indossare le maglie di Modena, Pro Vercelli e Perugia, con cui milita in Serie B. Un anno importante per Provedel è stato il 2017, quando passa all’Empoli. Il destino però è beffardo, perché un brutto infortunio alla tibia ostacola la sua crescita. C’è il rilancio alla Juve Stabia, dove, contro l’Ascoli, trova addirittura il gol. Ma le pagine più importanti della sua carriera devono ancora essere scritte.

Nato nel 1997, Di Gregorio cresce nel settore giovanile dell’Inter. Il mito e il modello è quello di Samir Handanovic. Dopo aver vinto il campionato Primavera nel 2016/2017, passa prima al Renate e poi al Novara, con cui viene premiato come miglior portiere della Serie C. Sale così di categoria, con il Pordenone che punta su di lui. L’estremo difensore e i compagni vivono un grande annata, arrivando fino alla semifinale play-off, persa con il Frosinone. A quel punto c’è la chiamata dell’ambizioso Monza. Di Gregorio diventa subito titolare, rubando il posto a Lamanna, La promozione in Serie A, giunta nel 2022, appare solo la naturale conseguenza.

Dalla provincia alle grandi città

Decisivo con le sue parate, leader dello spogliatoio, Provedel si è preso la copertina con lo Spezia, essendo protagonista di due salvezze consecutive. Nell’estate del 2022 arriva il meritato grande saldo: Maurizio Sarri lo vuole con lui alla Lazio. Esordisce alla prima giornata contro il Bologna, dopo l’espulsione di Maximiano, e da quel momento non esce più dal campo. Il buon Ivan è protagonista nella cavalcata che porta i biancocelesti fino al secondo posto in classifica. L’anno dopo c’è l’esordio in Champions, bagnato con il gol, il secondo in carriera, all’Atletico Madrid. Non mancano però piccoli errori e un brutto infortunio ferma quella che sembrava essere una storia d’amore senza patemi. La titolarità non è più una certezza, con Baroni, che l’anno scorso, dopo qualche errore e imprecisione, gli preferisce in molte occasioni Mandas. Il ritorno di Sarri può essere una certezza e Provedel lo sa. Ora deve far parlare il campo.

L’agosto del 2022 è un mese importante per Di Gregorio, perché è quello del suo debutto in Serie A come il Monza. A puntare su di lui è Palladino, che gli ha consegnato una maglia da titolare, dandogli grandissima fiducia. Fiducia ripagata con prestazioni di alto livello, personalità, sicurezza e interventi decisivi. Il resto è storia recente e del suo passaggio alla Juventus. Un’avventura però fatta di alti e bassi. L’estremo difensore, lo scorso anno, si è alternato con Perin ,non avendo mai la certezza di una vera e propria titolarità. Certo, l’anno difficile non l’ha aiutato. Tudor ha provato a puntare su di lui, ma alcune prestazioni, come quella contro il Borussia Dortmund, con quattro gol subiti e qualche responsabilità, hanno riaperto la questione. Riuscirà l’ex Monza a riprendersi la scena?

Chi è più forte?

Reattività, abilità nel parare con i piedi e nelle respinte basse, capacità di dare il suo apporto e contributo in fase di manovra e di costruzione dal basso: queste le principali caratteristiche di Provedel, che unisce anche carattere e personalità. Molto simile l’identikit di Di Gregorio, che ha sempre fatto di umiltà e cultura del lavoro il suo punto di forza. Il suo buon piede gli permette di gestire, controllare la palla e far ripartire l’azione. In più, è molto reattivo tra i pali. Insomma, due portieri simili, anche nel vivere un momento di leggera difficoltà. Lazio-Juventus servirà per ripartire ad almeno uno dei due?

Giornalista freelance, copywriter e ghostwriter. Sono uno dei volti e delle firme storiche di Sportcafe24.com

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