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A Roma sono tutti pazzi di Saud Abdulhamid

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Saud Abdulhamid

La partita è finita da appena trenta secondi e in chat mi arriva già il primo meme. Lo apro, è una foto di Saud Abdulhamid con una sciarpa giallorossa in testa, sotto c’è una scritta: “Commando Ultrà Curva Saud”. Apro Instagram e la prima immagine è quella del corpo di Cafù con la faccia del nuovo terzino destro saudita della squadra giallorossa.

Sono gli effetti del primo gol in Europa del calciatore arrivato in estate, protagonista di una prestazione più che convincente contro lo Sporting Braga (3 a 0 per i capitolini) dopo mesi di anonimato, di panchina, di prestazioni al limite del commentabile. Eppure adesso, come spesso accade a Roma, sono tutti pazzi di lui. E forse il motivo non è solo tecnico.

Saud Abdulhamid. Fonte Foto: RomaToday

Saud Abdulhamid. Fonte Foto: RomaToday

Chi è Saud Abdulhamid?

Classe 1999, nel giro della nazionale dell’Arabia Saudita, Abdulhamid è cresciuto nell’Al Ittihad, dove è rimasto fino al 2022, prima dell’esperienza di due anni all’Al Hilal. In estate l’approdo in Serie A, per 2,5 milioni di euro, una cifra che, insieme a quella del suo stipendio, secondo alcune fonti dovrebbe essere coperta interamente dalla Federazione calcistica saudita. Come si legge qui, infatti, l’arrivo del terzino in Italia rientra in un progetto che ha come obiettivo quello di portare i calciatori più talentuosi del Paese a giocare ad alti livelli in Europa. Un accordo che rafforza i rapporti tra Roma e Arabia, come dimostra il main sponsor Riyadh Season, che versa nelle casse giallorosse 25 milioni di euro in due anni.

Se questo è il lato economico, c’è anche un altro motivo per cui Abdulhamid ha fatto breccia nel cuore dei tifosi.

Saud Abdulhamid. Fonte Foto: ChiamarsiBomber

Saud Abdulhamid. Fonte Foto: ChiamarsiBomber

Le parole di Saud: “Sembra di essere tornati a scuola”

La gioia dopo il gol, il sorriso contagioso, la felicità dei compagni unita anche all’imbarazzo di presentarsi davanti alle telecamere di Sky Sport al termine della partita, tutto questo ha contribuito a creare l’immagine di Abdulhamid, calciatore normale, sicuramente al di sotto dei livelli della Serie A e lontanissimo dai paragoni, ironici o meno, che stanno circolando in queste ore. Eppure il calciatore ha fatto breccia nel cuore dei tifosi, anche per la sua dedizione e il suo impegno. “Arrivare in Serie A è stato un grande passo – ha raccontato al canale YouTube Kora Break – è un campionato importante e per me rappresenta una nuova esperienza. So che non giocherò sempre dall’inizio, ma con il tempo può arrivare l’occasione; posso dare il mio contributo alla squadra anche giocando poco”.

Il passaggio più interessante dell’intervista, però, è quello sulla giornata tipo del terzino della Roma: “Mi alzo ogni mattina alle 7, ma prima mi sveglio sempre alle 5 per pregare. Poi alle 8.30 vado a Trigoria con l’autista e rimango lì fino alle 14.30, passo quasi tutto il giorno con la squadra. Qui ho scoperto gli allenamenti della mattina, per me è la prima volta ed è servito tempo per abituarmi: ora vado a dormire quasi sempre tra le 21 e le 22, mi sembra di essere tornato ai tempi della scuola”.

E come ai tempi della scuola, Saud impara. Il Maestro è Ranieri e stasera lo manderà di nuovo in campo contro il Como. È una verifica, un compito in classe. Serve confermare quanto di buono fatto vedere in Europa League, per far impazzire di nuovo i tifosi.

Prof di giorno, giornalista freelance di notte. Direttore de il Catenaccio e Head Writer di Sportcafe24.com

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