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Nazionale: tra crac e codice etico, un attacco da riscrivere
ROMA, 17 APRILE 2012 – L’idea di costruire un nuovo progetto nostrano e di forte ispirazione catalana rischia tremendamente di arenarsi prima del dovuto. Una serie di crac hanno messo in allerta Cesare Prandelli costretto ad abbandonare le flebili speranze di portare tutti i suoi fedelissimi in Polonia ed Ucraina. Pepito Rossi ad un passo dal rientro dopo sei mesi di stop, ha subito una ricaduta, la cui gravità è pari a quella patita in autunno. Rottura del legamento crociato del ginocchio destro e tanti saluti al sogno europeo. Lacrime e tormenti, trattasi di arrivederci, fra 6 mesi l’attaccante del sottomarino giallo potrà ritornare a calcare i campi di gioco.
Cassano è nuovamente in “moto”, ma a invitare alla prudenza è Allegri, che medita un suo reinserimento graduale senza forzatura alcuna onde evitare conseguenze spiacevoli. Situazione da valutare, il ct azzurro cercherà di capire lo status del talento di Bari e come ha reagito all’operazione al cuore. Rossi out, Cassano forse, il tandem titolare sul quale aveva costruito solide certezza rischia di rimanere parcheggiato in poltrona.
Mille grattacapi, spesso a fare la formazione è il medico, a volte ci si mettono di traverso gli stessi giocatori che con comportamenti non adeguati costringono il commissario tecnico a lasciarli comodamente a casa. Da Osvaldo a Balotelli, potrebbe essere un attacco di ribelli, colpa e fortuna del famigerato codice etico che impone condotte moralmente lecite all’interno del clan azzurro. Chi sbaglia paga con l’esclusione, un invito a rigare dritto senza discriminazione alcuna a prescindere dal nome che si porti. Lo sa bene Mario Balotelli, poco incline ad accettare il registro del ct, genio ribelle, tormentato da continui attacchi di follia.
Doveva essere il reparto più affollato, con esclusioni eccellenti e scelte imbarazzanti. Tutto potrebbe diventare tristemente facile per Prandelli in virtù di scelte forzate, alcune per necessità altre per pura idiozia dei singoli. A due mesi dall’europeo c’è un reparto offensivo da riscrivere, un paio di nomi segnati a matita ,altri restano pure suggestioni. Una serie di situazioni avverse sembrano favorire le candidature di Giovinco e Borini, pronti a regalarsi un’estate da sogno.
Mario Lorenzo Passiatore
