Ciclismo
Giro d’Italia, undicesima tappa: Zakarin trionfa a Imola
Zakarin vince l’undicesima tappa del Giro d’Italia. Il 25enne russo della Katusha ha preceduto sul traguardo di Imola Betancur e Pellizzotti. Contador sempre rosa.
POCA PIANURA – 153 chilometri con tre GPM, cinque salite, poca pianura e un circuito finale di 15,4 km da ripetere tre volte: questo è il menù odierno. E, come sempre in questa corsa rosa, ecco la fuga con quattro corridori all’attacco: Intxausti (Movistar), Rosa (Astana), Zakarin (Katusha) e Kruijswijk (Lotto NL Jumbo). A questo quartetto si aggiungono in sei: Montaguti (AG2R), Hesjedal (Cannondale-Garmin), Rutkiewicz (CCC Sprandi), Betancur (AG2R), Rubén Fernandez (Movistar) e Pellizotti (Androni-Sidermec) per un totale di dieci fuggitivi. Il tempo è pessimo con pioggia intensa che rende le numerose discese viscide e pericolose. Dopo il Passo del Trebbio e il Valico del Prugno, il vantaggio supera i quattro minuti. Il gruppo, causa maltempo, si spacca in due tronconi con tutti i big che rimangono comunque davanti. All’inizio del primo giro del circuito, che ha il suo culmine nella salita dei Tre Monti, il vantaggio è calato a 1’44”.
DA RE DEL ROMANDIA A RE DI IMOLA – Il gruppetto dei fuggitivi perde tre elementi: Ruben Fernandez, Montaguti e Rutkiewicz. A 500 metri da l terzo e ultimo GPM di giornata, ecco l’attacco di Zakarin. Il vincitore dello scorso Romandia sorprende i compagni di avventura in particolare Hesjedal, che non coglie l’occasione, e fa il vuoto. Intanto tra i big due episodi da segnalare: la caduta di Uran, causa asfalto scivoloso, e il tentativo di Contador. Ma la sensazione e che la maglia rosa abbia semplicemente voluto fare la discesa in testa al gruppo per non rischiare. Non accade praticamente più nulla. Zakarin ottiene la prima vittoria importante in un grande giro. Betancur e Pellizzotti chiudono il podio di questa undicesima tappa. Intxausti è la nuova maglia azzurra.