Basket
Metta World Peace: l’avventura italiana è iniziata
Metta Wolrd Peace è arrivato in Italia. L’ala americana, ingaggiata da Cantù, è atterrata stamane a Malpensa. Ed ecco subito il primo intoppo: dei problemi con i bagagli hanno ritardato la sua uscita dall’aeroporto. La presentazione sarà oggi nella sede della Ferrarelle a Milano. E poi appuntamento al Pianella per immergersi nella nuova avventura.
CAMPIONE NEL 2010 – Miglior difensore nel 2004 e vincitore del titolo NBA nel 2010 con i Los Angeles Lakers: questi i punti più alti della straordinaria carriera di Metta World Peace. Nato a Queensbridge, nello stato di New York, il 13 novembre del 1979 e conosciuto sino al 2011 come Ron Artest, ha mosso i primi passi importanti nel mondo del basket nel 1997, quando era al college, dove optò per il programma della St. John’s University. Dopo un anno con discrete medie (11,6 punti, 6,3 rimbalzi, 1,9 assist e 1,1 stoppate a partita) ottenne la chiamata dell’All-Rookie Team. Il salto in NBA avvenne nel 1999, dove venne selezionato nel draft come sedicesima scelta dai Chicago Bulls. Metta World Peace dopò 3 stagioni passò agli Indiana Pacers. Quella del 2003/2004 fu la sua migliore stagione con una media di 18,3 punti, 5,7 rimbalzi e 3,7 assist a partita. Il 19 novembre del 2004 fu coinvolto in una mega rissa con alcuni giocatori dei Detroit Pistons che gli costò una mega squalifica di 73 partite. Tornò in campo ma venne subito ceduto ai Sacramento Kings dove restò per tre anni per poi passare agli Houston Rockets. Ed ecco che nel 2009 arrivò il contratto della vita: 5 anni a 6,4 milioni di dollari con i Los Angeles Lakers. Come già detto, nel 2010 centrò il suo primo anello NBA. Il resto è tutto passato abbastanza recente. Il 26 agosto 2011 ha ottenuto dalle autorità americane il permesso di cambiare il proprio nome Ron Artest in Metta World Peace. Nel 2014 ha intrapreso il procedimento per un ulteriore cambio di nome in “The Panda’s Friend”, che non è stato però portato a termine.E chissà che non sia con questo nome che debbano imparare a chiamarlo i tifosi canturini. Sì perchè dopo l’esperienza con i New York Knicks e in Cina, la star è sbarcata in Italia. Cantù ha messo a segno un colpo quantomeno dal punto di vista del marketing e dell’immagine. Ma spera che in campo questo porti a vincere quella lotta serrata per i play off.