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Zdenek Zeman, un uomo all’attacco

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Zdenek Zeman incarna nella sua persona tutte le peculiarità del perfetto anticonformista. Una sigaretta dopo l’altra, ha costruito un parco giochi meraviglioso, Zemanlandia, popolato da giovani di belle speranze, potenziali campioni e semplici santimbanco. Dopo più di un anno di assenza, Zeman vuole ora rientrare nel calcio che conta, cerca l’ennesima sfida. Le proposte non mancano.

Zdenek Zeman

Zdenek Zeman

LA FORZA DELLE IDEE – Il tecnico boemo non ama le mezze misure, prendere o lasciare. Zeman è l’uomo perfetto per gli amanti del rischio e gli attaccanti che corrono sul filo del fuorigioco, non per i cuori deboli. Con lui è inutile programmare un obiettivo: o trionfa o crolla fragorosamente. Le uniche cose certe sono il suo 4-3-3, sfrontatamente votato all’attacco, e la garanzia di divertimento. L’allenatore di Praga, italiano per adozione ma non per mentalità, ha in sé il candore di un bambino che cerca sempre la via della rete a tutti i costi e la cultura del lavoro. Zeman ama portare avanti dei progetti seri, non lascia spazio all’improvvisazione.

UNA NUOVA SFIDA – Conclusa la parentesi negativa con la Roma, si rimetterà in gioco ancora una volta. Cagliari, Pescara e Bologna hanno messo gli occhi su di lui. La squadra sarda, in attesa di conoscere il futuro societario, pensa a lui come totem grazie al quale avviare il nuovo corso di Tommaso Giulini, calcisticamente innamorato di lui. Zeman ritroverebbe Marco Sau, protagonista del suo terzo Foggia, ed un gruppo giovane da rilanciare dopo l’anonimato lopeziano. Pescara sarebbe invece  una scelta di cuore. Il boemo tornerebbe in Abruzzo, dove fu protagonista tre stagioni fa di una splendida cavalcata, coronata dalla promozione in Serie A. Insigne, Verratti ed Immobile non ci sono più, ma avrebbe intorno a sé una società che crederebbe ciecamente in lui. Sognare una nuova scalata verso la massima serie non sarebbe impossibile. Gli stimoli che lo porterebbero a Bologna sarebbero ben diversi. Zeman troverebbe in Emilia una squadra allo sbando ed un progetto assente. Difficile immaginarlo in B (se non a Pescara) e ancor più difficile vederlo coinvolto in una piazza senza garanzie. Ovunque andrà, lascerà il segno, ed il fumo di una sigaretta unirà la fine del primo tempo all’inizio del secondo. C’è da starne certi.

Antonio Casu

@antoniocasu_

 

Inseguo il sogno di diventare giornalista dal 1989, anno in cui sono nato. Appassionato di ciclismo e calcio, mi impegno per raccontare il mondo dello sport da un punto di vista particolare, un po' eclettico, un po' folle.

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