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Italians play it better: i miracoli di Perin e il ritorno di Rolando Bianchi
Dicono che il calcio italiano sia finito. Dicono che siamo alla frutta, che non puntiamo sui giovani e che la nostra scuola è ormai superata da Paesi all’avanguardia, come Inghilterra e Spagna. Dicono, dicono, dicono. Forse, però, non sanno che i nostri continuano a dire la propria in giro per il mondo. Ecco i migliori italians dello scorso weekend.
Mattia Perin (Genoa): Signori, una saracinesca. Reattività, senso della posizione, coraggio e sicurezza. A 21 anni, rappresenta il futuro del calcio italiano. La prestazione contro l’Inter è qualcosa di spaventoso, come del resto l’intero campionato. Sventa su Jonathan, Botta e Palaçio con la facilità disarmante di chi fa le cose con la massima naturalezza. Le grandi si muovano…
Gianluigi Buffon (Juventus): Nell’anno della ribalta dei giovani portieri (Bardi e Perin su tutti), il numero uno bianconero dimostra ancora di saperci fare e si tiene stretta la porta della Nazionale. Due parate strepitose contro la Sampdoria, sbalorditiva quella su De Silvestri nel secondo tempo. Ne ha ancora, è evidente.
Davide Santon (Newcastle): Rendimento costante in questa stagione, sempre preciso e puntuale in difesa. Partì da terzino destro, ma oggi è un sinistro affermato. Nella vittoria esterna dei suoi contro il West Ham, annulla Downing ed è tanta roba.
Luca Caldirola (Werder Brema): L’emblema dei talenti nostrani ignorati e scappati. Sfida il collega, compatriota e coetaneo Giulio Donati, che però ha meno fortuna di lui. Gara autoritaria, manda all’aria le iniziative di Kiessling e compagni. Il Leverkusen cade e il match finisce 1-0 per il Werder.
Thiago Motta (PSG): Ormai un punto cardine della nostra rubrica. Onnipresente in mezzo al campo, fa filtro e costruisce, stavolta anche meglio (per distacco) del connazionale Verratti. Incide nel 5-0 sul Nantes con un gol d’autore.
Alessandro Diamanti (Bologna): Un punto. Ma contro il Napoli. Ed è una manna quando navighi nei bassifondi della classifica. Il Bologna ferma il Napoli sul 2-2 e Diamanti, come sempre, è il leader della squadra. Impegno, grinta e i due assist per i due gol del ritrovato Bianchi.
Antonio Cassano (Parma): Non vorremmo essere nei panni del ct Prandelli. Convocarlo oppure no? Alla luce della prestazione col Chievo, assolutamente si. Un gol e un assist per il “gol” di Lucarelli che decide il match. Fondamentale, imprescindibile per il Parma. E per l’Italia?
Rolando Bianchi (Bologna): Chi si rivede…L’attaccante che non ti aspetti, al centro delle trattative di mercato e aspramente criticato da tifosi e opinionisti. Se è vero che le migliori risposte si danno sul campo, Bianchi suona due squilli che fermano il Napoli e sanno di saporita rivincita…
Fabio Borini (Sunderland): Menzione d’obbligo e assolutamente di piacere. Borini torna al gol nel 2-2 tra Sunderland e Southampton. Ed è la notizia più bella del weekend. Perchè la paura fu tanta, quando tre settimane fa si parlò di malore e di problemi cardiaci. Tutto alle spalle. Perchè il calcio è anche vita, ogni tanto…
Antonio Fioretto