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Le pagelle di Bologna-Inter 1-1: Curci superman, Jesus e Guarin “al palo”

L’Inter fallisce l’aggancio al terzo posto e al Napoli di Benitez: il Bologna di Stefano Pioli mette il bastone tra le ruote a Walter Mazzarri e fermando i nerazzurri sull’1-1. Le marcature sono di Kone al dodicesimo minuto, abile a sfruttare la prima occasione in contropiede offerta dalla retroguardia nerazzurra, e Jonathan al 51′, aiutato da una deviazione decisiva di Sorensen che spiazza un Curci in grande spolvero. Nerazzurri sfortunati per due pali presi, prima su punizione di Guarin, poi all’ultimo secondo su gran tiro di Juan Jesus.
L’Inter gioca un ottima partita, ma una distrazione difensiva e la poca concretezza là davanti lasciano l’amaro in bocca. Thohir dall’Indonesia avrà potuto constatare fondamentalmente due cose: sugli esterni Mazzarri non ha ricambi all’altezza, e si è visto con l’uscita di Nagatomo per infortunio e il conseguente ingresso di Alvaro Pereira, e in attacco serve qualcuno che dia una mano a Palacio, perché se non ci pensa l’argentino a fare gli straordinari i nerazzurri segnano solo grazie a errori delle difese avversarie.
Ottima prestazione per gli uomini di Pioli, che svolgono alla perfezione il ruolo della piccola che sfida una big: il Bologna si chiude dietro e si rende pericolosa in contropiede, non male per una squadra in crisi di risultati e di gioco fino a poche giornate fa.
Di seguito vi proponiamo le pagelle di Sportcafe24.
BOLOGNA (voto: 6,5)
Curci 7 – Dopo le critiche feroci delle ultime due settimane tira fuori una prestazione maiuscola. Dalle sue parti non si passa, peccato per il “tradimento” del suo compagno Sorensen che devia un tiro prevedibile di Jonathan mettendolo in fondo alla porta rossoblu.
Sorensen 6,5 – Il suo voto sarebbe molto più alto se non fosse per quel brutto intervento sul gol dell’ 1-1. L’ex Juve è cresciuto tanto e ormai è pronto per una grande squadra. Chi se lo aggiudicherà?
Antonsson 6 – Porta a casa la sufficienza anche lui, nonostante un prestazione non impeccabile. Qualche liscio causa dei brividi freddi sulla schiena dei tifosi del Bologna, ma contando che contro c’è il miglior attacco del campionato qualche occasione si può concedere.
Natali 6 – In linea con i suoi colleghi di reparto. Soffre un po’ l’estro degli attaccanti nerazzurri ma tutto sommato tiene bene
Garics 5,5 – Bene nel primo tempo, poi nella ripresa cala e viene sostituito (Crespo 6 – l’Inter spinge ma lui cerca di fare quello che può per contenere, non una brutta prestazione)
Khrin 6 – Prestazione ordinata per il giocatore in comproprietà proprio con i nerazzurri. Si piazza come schermo davanti alla difesa insieme a Perez ma soffre un po’ Alvarez. Se vuole tornare alla casa madre deve fare molto di più
Perez 6 – E’ il solito mastino. Era arrivato a inizio stagione fuori forma, ma adesso inizia a carburare e la squadra ne giova. (Pazienza s.v.)
Koné 7 – Bestia nera di Mazzarri: appena vede il tecnico toscano scatena la sua vena realizzativa. Anche oggi va a segno, poi ci prova con una fenomenale rovesciata che però non centra lo specchio. Leader.
Morleo 6 – Contiene Jonathan nel primo tempo, poi nella seconda fazione non ce la fa più. Uscirà con i crampi ma avendo disputato una prestazione generosa.
Diamanti 6 – Da lui ci si aspetterebbe molto di più in fase offensiva, ma la partita è stata impostata per difendersi e lui si riscopre generoso e utile in fase di copertura. Capitano tuttofare
Cristaldo 6,5 – Prestazione niente male. Fornisce l’assist dell’1-0 ma poi è costretto ad uscire per un problema alla mano. (Bianchi 6,5 – vuole farsi vedere dal suo ex allenatore per sperare in una chiamata a gennaio. Tira da tutte le posizioni e sfiora il gran gol dalla distanza. In vena)
All. Pioli 6,5 – E’ fortunato ad avere un ambiente che lo lascia lavorare. Ha rischiato tantissimo a inizio campionato, ma la squadra ora lo segue ed è tornata ad essere ordinata e fastidiosa per le grandi.
INTER (voto 6)
Handanovic 6 – Non ha responsabilità sul gol di Konè. Una grande risposta sul destro da fuori di Bianchi.
Campagnaro 6 – Meno incisivo rispetto al come ci eravamo abituati, ma è già positivo rivederlo in campo. Solito combattente (40′ st Belfodil sv).
Rolando 6,5 – Attento nelle chiusure, per il resto normale amministrazione
Juan Jesus 6 – Troppo voglioso di fare bene, rischia di strafare. Rischia di diventare eroe della serata con un gran tiro all’ultimo secondo, che si stampa però sulla traversa
Jonathan 7 – Ma è lo stesso dell’anno scorso? Corsa, numeri, palloni morbidi e precisi in area. Ottima prestazione, condita dal gol (il terzo per lui in
questa stagione)
Taider 5 – Il grande ex delude. Si fa ammonire subito, poi in occasione del gol di Konè si fa rubare palla al centrocampo, dando il via libera al contropiede dei padroni di casa e rischiando il secondo giallo. Prestazione non positiva (Kovacic 5 – Il suo contributo è minimo e sembra spaesato negli schemi di Mazzarri. Corpo estraneo).
Cambiasso 6,5 – Rigenerato dalla cura Mazzarri. Recupera numerosi palloni e partecipa alla manovra offensiva, anche se in questo caso è un po’ troppo impreciso
Alvarez 6 – E’ rinato anche lui, però deve prendere di più la squadra sulle spalle. Timido
Nagatomo s.v. la sua gara dura poco più di 20 minuti (Pereira 5 – E’ il classico esempio di giocatore non sereno: ha paura dei fischi e per questo fa ancora peggio. Errore grossolano a porta vuota, sarebbe stato il gol del 2-1).
Guarin 6 – E’ il classico giocatore a cui si grida sempre dietro “tienila bassa!!”. Sparacchia un po’ da tute le posizioni, ma il pallone vola sempre alto sopra la traversa. Per una volta in cui avrebbe centrato la porta ci pensa la barriera a deviargli il pallone, così la sua punizione finisce sulla traversa. Sfortunato
Palacio 6 – Mette paura quando riesce a conquistare il pallone. Ma reggere sempre l’attacco da soli è un lavoro pesante, e si vede la stanchezza quando si tratta di concludere a rete. Due grandi occasioni sprecate nel primo tempo, poi prova generosa ma non superlativa.
All. Mazzarri 6 – Ha trasformato la squadra dando sicurezza e consapevolezza. Adesso però bisogna insegnare ai suoi uomini ad essere più cinici e spietati sotto porta.
Jacopo Gino
