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Heynckes-Di Matteo: caccia alla Champions League

MONACO, 18 MAGGIO 2012 – Mancano poche ore al match che vale un’intera stagione: Bayern Monaco e Chelsea si sfideranno domani sera nella finale di Champions League 2011-2012. Da un lato i padroni di casa proveranno a sfruttare il fattore campo per riuscire a conquistare il trofeo, dall’altro il Chelsea si giocherà tutte le proprie carte per provare a vincere la prima coppa dalle grandi orecchie. Analizziamo ora i “condottieri” dei due club, Jupp Heynckes e Roberto Di Matteo.
JOSEPH HEYNCKES – Joseph Heynckes, detto Jupp, nasce a Monchengladbach il 9 maggio 1945. Ad oggi resta l’unico calciatore ad aver vinto la classifica capocannonieri delle tre principali competizioni europee (Champions League, Coppa Uefa e Coppa delle Coppe). Comincia la sua carriera da allenatore nel Borussia Monchengladbach all’età di 34 anni, prima di passare al Bayern Monaco e vincere due titoli di Bundesliga. Dopo un periodo senza vittorie alla guida di Athletic Bilbao, Eintracht Francoforte e Tenerife, nel 1997 Heynckes diventa il tecnico del Real Madrid. Resta solo un anno alla guida della squadra spagnola, quanto basta però per riportare al Real una Champions League che mancava da 32 anni. Nel periodo seguente il tecnico allenerà anche Benfica e Schalke 04 prima di tornare al Bayern Monaco come sostituto di Klinsmann. Nel biennio 2009-2011 è stato l’allenatore del Bayer Leverkusen. Quest’anno per Heynckes si tratta della terza esperienza come tecnico del Bayern Monaco: finora per lui un secondo posto in campionato e una finale (persa) contro il Borussia Dortmund.
ROBERTO DI MATTEO – Roberto Di Matteo nasce a Sciaffusa (Svizzera) il 29 maggio 1970 da genitori italiani emigrati dalla penisola in cerca di lavoro. La carriera di tecnico per Di Matteo comincia nel 2008 alla guida del Milton Keynes Dons, squadra di terza divisione inglese, con la quale centra i playoff al termine di una stagione più che positiva. Viene chiamato allora dal West Bromwich per disputare il campionato di seconda divisione: al di là di ogni più rosea aspettativa, Di Matteo centra la promozione diretta in Premier League. La stagione seguente viene però esonerato dal club per via dei risultati troppo altalenanti. Andrè Villas Boas lo vuole come vice allenatore nel suo Chelsea: il tecnico portoghese tuttavia non riesce ad ambientarsi totalmente con la squadra e viene esonerato. La squadra è allora affidata a Di Matteo. Qui l’allenatore sta tuttora dimostrando le sue grandi capacità: ha già conquistato il suo primo trofeo da allenatore battendo il Liverpool nella finale di FA Cup. Domani sera proverà a portare la Champions League per la prima volta nella bacheca della squadra inglese; per ora può vantarsi di essere il primo tecnico italiano alla guida di un club straniero ad aver raggiunto la finale di questa competizione.
DAVIDE CONTRO GOLIA – Considerando esclusivamente l’esperienza dei due tecnici in panchina, la sfida non avrebbe storia: Di Matteo doveva ancora esordire come giocatore professionista quando Heynckes ha cominciato la sua prima avventura alla guida del Bayern Monaco. L’esperienza tuttavia non garantirà al tecnico dei bavaresi la vittoria nella sfida di domani sera. Il Chelsea ha dimostrato di saper adattare il proprio gioco a seconda degli avversari: le partite di Champions contro Napoli, Benfica e Barcellona ne sono un chiaro esempio. Il Bayern proverà a sfruttare il fattore campo per entrare nella storia: nessuna squadra finora ha mai vinto la Champions League disputando la finale sul proprio terreno di gioco. Peseranno le assenze da una parte e dall’altra, staremo a vedere alla fine chi la spunterà.
a cura di Matteo De Angelis
