La Caduta degli Dei
Arturo Lupoli, ben oltre un sogno inglese
Un sogno inglese che non è diventato realtà. Ma della storia di Arturo Lupoli c’è davvero tantissimo altro da dire

Arturo Lupoli e Giuseppe Rossi. Questi due nomi non possono non dire qualcosa a chi ha vissuto i primi anni duemila. La storia dei due è tutta da raccontare, ma, soffermandosi sul primo, c’è da dire non poco. Dal passaggio all’Arsenal al ritorno in Italia: sono tante le cose che sono successe. E per sviscerarle serve davvero entrare nel dettaglio e nello specifico.
Dal sogno alla realtà
Classe 1987 e cresciuto nelle giovanili del Parma, in quegli anni di lui si parlava un grande bene, definendolo come uno dei talenti e delle certezze per il futuro. Il nativo di Brescia “approfittando” della crisi economica del club emiliano, nel 2004, si è accasato all’Arsenal. Per lui questo è stato l’inizio di una grandissima avventura. L’esordio è arrivato quasi subito, nella sfida di Carling Cup contro il Manchester City, partendo addirittura da titolare. Le prime reti sono arrivate contro l’Everton, ma per l’esordio in Premier League si è dovuto aspettare un po’ di tempo. Era infatti il febbraio del 2006 quando Lupoli ha fatto il suo debutto nel campionato inglese. Sembrava l’inizio di una sorta di consacrazione, ma quelli contro il Blackburn sono in realtà i suoi unici minuti con la maglia dei Gunners nella massima serie. Anzi da lì per lui è cominciata una lunga girandola di prestiti.
La prima tappa è stata al Derby County, in Championship. 35 presenze e sette reti sono state comunque un buon bottino, ma non gli sono valse la conferma. C’è stata la chiamata, nell’estate del 2007, della Fiorentina, con i viola che sono sembrati, per il buon Arturo, la seconda grande occasione. Nella prima parte di stagione non è pero praticamente mai sceso il campo, con il passaggio al Treviso che è stato inevitabile. In Serie B ha ritrovato una discreta continuità, con 17 presenze e una rete. Norwich City, Sheffield United e Ascoli, dove si è fermato per ben due anni, sono state le tappe successive, in un’alternarsi tra Italia e Inghilterra. Ha giocato non poche partite, ma il feeling con il gol non c’è mai stato. Grosseto, Varese, Frosinone e Pisa sono le chance successive. Coi ciociari ha conquistato anche la prima storica promozione del club nella massima serie, ma, per l’ennesima volta, Lupoli non è stato confermato, non riuscendo così a debuttare in Serie A, passando al club toscano e poi al Catania. Senza lasciare il segno.
Le ultime avventure e il presente
Nella stagione 2016/17, tornato a Pisa, con il club salito in B, ha disputato solo due gare di Coppa Italia e poi finisce fuori rosa, trasferendosi al Sudtirol nel mercato invernale. La sua ultima avventura più importante è stata quella alla Fermana, con cui ha disputato due campionati segnando 12 gol complessivi. Virtus Verona. Montegiorgio, Borgo San Donnino e Imperia sono state le sue ultime squadre. Lupoli ha annunciato il suo ritiro nell’estate del 2022, iniziando poi una carriera da allenatore che l’ha portato dove tutto era cominciato, ossia al Parma, dove, dove aver guidato l’Under 18, è diventato allenatore dell’Under 17. Ancora oggi però si pensa e si parla della carriera di chi, a livello giovanile, ha vestito, a parte l’Under 20, la maglia di tutte le Nazionali giovanili. E non può non esserci un po’ di amaro in bocca.
