Faccia a Faccia
Füllkrug è davvero più forte di Jovic?

Caccia agli attaccanti. O meglio, ai bomber. Sicuramente questo è, da sempre, uno dei mantra di qualsiasi sessione di calciomercato. E, ovviamente, non poteva accadere anche quest’estate. Lo sanno bene in casa Milan, dove, la ricerca di una punta, è obiettivo primario e principale. Talmente primario e principale che nel mirino dei rossoneri era finito quel Füllkrug, tanto chiacchierato per svariati motivi. Il tedesco, ormai vicinissimo al West Ham, è davvero così tanto più forte di Jovic? Non resta che un vero e proprio faccia a faccia tra i due.
Füllkrug, il bomber troppo spesso sottovalutato
Classe 1993, è cresciuto nelle giovanili del Werder Brema. Ed è proprio con i biancoverdi, prima nella seconda squadra e poi con la prima, che ha mosso i primi passi tra i professionisti. Nel 2013, un infortunio ne ha condizionato la definitiva maturazione. Ed è forse anche per questo che è iniziata la girandola di prestiti e di avventure, un po’ per tutta la Germania. Al Greuther Fürth ha avuto una certa costanza, con sei reti in 21 presenze. Più importante però l’avventura al Norimberga, dove Füllkrug è rimasto due stagioni. 18 gol in 59 partite, ma anche in questo caso sono stati problemi fisici a rallentarlo un po’. Perché la freddezza sotto porta è un qualcosa che si è subito notato.
L’attaccante tedesco ha poi trovato una certa maturità all’Hannover, segnando anche gol importanti, tra cui una doppietta contro l’Augsburg. Insomma, i suoi numeri e le sue prestazioni hanno convinto il Werder Brema a richiamarlo a casa. In realtà quelle sono state stagioni non troppo positive per il club, con una retrocessione, un’immediata promozione e non tante soddisfazioni. Eppure la punta ha sempre detto la sua, con 49 gol. Gol che hanno portato alla chiamata del Borussia Dortmund. Una storia recente, con 15 gol nell’annata 2023-2024. In realtà però la svolta per l’attaccante teutonico è stata giunta in Nazionale.
Il pensiero va senza alcun dubbio al suo gol allo scadere contro la Svizzera agli ultimi Europei, ma è stato il Mondiale in Qatar che l’ha definitivamente fatto conoscere. Il giocatore, in quell’occasione, è stato convocato senza aver mai indossato prima la maglia della Germania. Ma è da quel momento che è iniziata la sua scalata. Le due reti contro Spagna e Costa Rica non possono certe essere dimenticata. Ma a parlare sono i numeri: 13 marcature in 21 presenze. E non serve dire altro.
Jovic e il bisogno di fiducia
Classe 1997, è uno dei tanti prodotti del vivaio della Stella Rossa. Con i serbi è cresciuto, ha dato i primi calci al pallone e ha esordito in prima squadra nel 2014. 13 gol in 48 partite e un campionato serbo in bacheca: un inizio davvero niente male. A quel punto a mettere gli occhi su di lui è stato il Benfica. L’esperienza in Portogallo è stata però per lui molto deludente. Il buon Luka non è riuscito a trovare spazio, giocando solo quattro partite. E a poco sono valsi i cinque trofei vinti. La svolta per Jovic si è chiamata Eintracht Francoforte.
Era l’estate del 2017 quando si è trasferito in terra teutonica, dove ha completato la sua maturazione calcistica. E soprattutto si è fatto conoscere sul palcoscenico del calcio internazionale. I teutonici in quegli anni infatti si affacciavano nelle competizioni europee, giocando un bel calcio ottenendo discreti risultati. Il serbo è stato tra i protagonisti: 40 gol e 10 assist in due stagioni. La ciliegina sulla torta è stata la vittoria della Coppa di Germania. Numeri e prestazioni che hanno portato alla chiamata, forse un po’ inattesa, del Real Madrid, che ha investito 60 milioni di euro più bonus. Il calciatore in Spagna ha però deluso le aspettative, non trovando continuità e giocando quasi sempre da subentrante. Il resto è storia recente e parla del suo approdo in Italia. Alla Fiorentina è riuscito a ritrovarsi, pur non tornando quello ammirato in Germania. Importane il suo apporto in Conference e buona comunque la sua stagione in viola, visti i 13 gol. Al Milan ha un po’ faticato ad ambientarsi, ma ha fatto bene nella seconda parte di stagione, segnando gol importanti. Ora serve solo la fiducia di Fonseca.
Chi è più forte?
Oggettivamente è difficile dire chi sia più forte tra Füllkrug e Jovic. Il tedesco è una prima punta, che sa farsi sentire in area di rigore. È un centravanti un po’ vecchio stampo, che fa del corpo a corpo con il difensore il suo punto di forza, visti anche i suoi 188 centimetri, che lo rendono un’arma quasi letale nel gioco aereo. Il serbo è abile fisicamente e tecnicamente, è bravo giocando con entrambi i piedi e può fare anche l’esterno, Non gli manca certo il fiuto del gol e sa farsi valere anche come sponda. Insomma un’attaccante completo. Insomma, Luka è un attaccante molto più moderno. A favore del tedesco però ci sono il carattere e la personalità di chi si è fatto valere aspettando il suo momento e non arrendendosi mai. L’ex Stella Rossa, a volte manca proprio sotto questo punto di vista, come dimostrato dal’avventura al Real. Insomma, serve la fiducia.
