Chi è il pusher?
A cosa serve il calcio alle Olimpiadi?

Il conto ala rovescia per le Olimpiadi di Parigi 2024 è finito. Da domani migliaia di atleti si sfideranno per conquistare i titoli e le medaglie più ambite, con spettatori collegati da tutto il mondo che vivranno grandissime emozioni. In realtà però le gare sono già iniziate da qualche giorno. Infatti, per alcuni sport di squadra, il sipario si è già alzato. Fin troppo chiaro il riferimento al calcio. Un calcio dove in Argentina-Marocco è successo qualcosa di incredibile. Una sfida finita con un consulto Var in corso, ricominciata dopo due ore e che ora è sotto reclamo. Un fatto che porta a farsi una domanda: serve davvero a qualcosa questo sport nella rassegna a cinque cerchi?
Molti diranno che, essendo un evento che racchiude e ingloba tutti gli sport, non può non esserci spazio per quelli che sono più amati e più seguiti. Altri potrebbero obiettare, proprio perché così amati e seguiti, in qualcosa di così importante, finiscono per essere di secondo piano, anzi un qualcosa addirittura di troppo. In realtà a dare poco appeal è molto probabilmente anche il format. Senza dubbio il fatto che possano partecipare solo Nazionali Under 23 non crea quella attesa che c’è per tornei come Mondiali ed Europei, giusto per fare un esempio. Un qualcosa che porta il calcio a venire molto dopo altre discipline, che si prendono la scena e che, per due settimane, appaiono più importanti.
Dunque il pallone sembra quasi avere la funzione di gonfiare gli impegni organizzativi e di rendere ancor più fitto il calendario. E, tra l’altro, inutile nascondersi, nessuno guarderà certe partite, in pochi si ricorderanno giocate, star, momenti topici e anche chi si porta a casa la medaglia d’oro. Insomma, se si dovesse rimuovere il calcio dal programma delle Olimpiadi in pochi se ne renderebbero conto e si porrebbero chissà quali domande. Giusto o sbagliato? Difficile rispondere. Meglio godersi lo spettacolo che ci offriranno queste due settimane.
