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Pickford vs Unai Simon: e se Euro 2024 fosse deciso dai portieri?

L’attesa per l’ultimo atto di Euro 2024 è ormai praticamente terminata. Domani sera andrà infatti in scena Spagna-Inghilterra, la finale di questa competizione. Una partita che decreterà chi succederà all’Italia nell’albo d’oro, ma che ha soprattutto molteplici spunti di analisi e di attrazione. Insomma, di certo non mancheranno i duelli a distanza. Ma ecco che, in una sfida che potrebbe andare oltre i tempi regolamentari, a essere decisivi potrebbero essere i due portieri, ossia Unai Simon e Pickford. E un faccia a faccia tra i due è senza alcun dubbio molto interessante.
Pickford, una storia nata a Sunderland
Nato nel 1994, per lui c’è stato, fin da subito, quello che potrebbe essere il suo più grande amore, ossia quello con il Sunderland. La sua carriera si è poi sviluppata nelle serie minori inglesi, vestendo le maglie di Darlington, Alfreton Town, Burton Albion, Carlisle Utd, Bradford City e Preston N. E.. Tutte avventure che sono servite all’estremo difensore per maturare, nel giro di quattro anni, e per prendere consapevolezza di mezzi e qualità. Nel 2016 c’è stato il ritorno a casa. E, con i biancorossi, è stato una delle rivelazioni della Premier League.
Il resto è storia recente, con i suo passaggio all’Everton. Per lui la società con sede a Liverpool ha investito 25 milioni di sterline, una cifra che ha reso Pickford, seppur per poco, il portiere più pagato della storia del calcio britannico. La sua consacrazione definitiva è però arrivata in Nazionale. Soutghate ha puntato con decisione su di lui nel 2018, portandolo con sé ai Mondiali in Russia. Ed ecco che, negli ottavi di finale del torneo è risultato decisivo per l’affermazione ai rigori sulla Colombia, neutralizzando i tentativi di Uribe e Bacca. Gli inglesi, quell’anno, hanno chiuso al quarto posto e lui è stato uno dei protagonisti e delle maggiori sorprese dell’intera competizione. Il portiere ha fatto bene anche in Nations League, dove è stato inserito nella Top 11 ed è stato premiato come miglior portiere della fase finale. E, come sappiamo bene, a Euro 2020, ha comunque fatto il suo anche nella finale di Wembley, parando i rigori di Belotti e Jorginho. E la cabala e la tradizione potrebbe essere per lui un qualcosa a cui aggrapparsi.
Unai Simon, la potenza dell’orgoglio basco
Nato nel 1997, dopo una piccola parentesi nell’Aurrerá Vitoria, è cominciata la sua vittoria all’Athletic Bilbao. Dopo essersi fatto le ossa al Baskonia, la sua maturazione è avvenuta al Bilbao Athletic, ossa la seconda squadra del club basco. A venirgli incontro è poi stato il destino, perché alcuni problemi fisici di Kepa gli hanno consentito di affacciarsi in prima squadra. Era il 2016-2017, ma il suo debutto è in realtà arrivato nel 2018. Dopo una stagione come riserva di Iago Herrerin, si è guadagnato il posto da titolare, diventando uno dei pilastri e degli idoli dei tifosi.
La sua crescita è però avvenuta anche in Nazionale, in primis con l’Under 21, con cui è stato tra i protagonista del vittorioso Europeo del 2019. In realtà però, in quel torneo, Unai Simon ha giocato una sola partita. A scommettere su di lui, portandolo tra i “grandi”, è stato Luis Enrique. Il classe 1997 ha superato nelle gerarchie un certo De Gea. Una scelta che è stata confermata a Euro 2021, dove Unai Simon è stato decisivo nei quarti contro la Svizzera, parando i rigori di Manuel Akanji e Fabian Schär. Dopo l’argento alle Olimpiadi di Tokyo, dove ha giocato tutte le partite, è stato titolare anche nei Mondiali n Qatar nel 2022, dove la Spagna è uscita agli ottavi con il Marocco. Ma ancora rigori parati in Nations League per l’estremo difensore. Infatti, nella sfida contro la Croazia, ha neutralizzato i rigori di Lovro Majer, realizzando una parata in tuffo con il piede, e il tiro di Bruno Petković. Insomma, anche in questo caso la cabala…
Chi è più forte?
E ora la domanda diventa più che lecita: chi è più forte tra Pickford e Unai Simon? Entrambi, come detto, hanno dimostrato una certa dimestichezza nel parere i tiri dal dischetto, ma le caratteristiche sono un po’ differenti. Sicuramente la reattività e la personalità sono le qualità principali dell’inglese. Non a caso, nel giro di poco tempo, è diventato un leader e un punto di riferimento nella Nazionale dei Tre Leoni. L’iberico ha dei riflessi fuori dal comune, non a caso molto spesso lo si vede parare con le gambe. E per di più, il suo senso della posizione, lo rende difficilmente superabile anche nei tiri ravvicinati. Dunque forse, dovendo fare una scelta, sarebbe il portiere dell’Athletic Bilbao il favorito. Ma occhio a cosa succederà domani.
