Faccia a Faccia
Chi è più forte tra Mancini e Scalvini?
Il campionato vivrà le sue ultime giornate, dando così i tanto attesi verdetti, oltre al già assegnato scudetto. Il piatto forte del fine settimana di Serie A è senza alcun dubbio il match tra Atalanta e Roma. Un match che vivrà di duelli e confronti e distanza. Tra i più interessanti vi è sicuramente quello tra Mancini e Scalvini. Un faccia a faccia persino in ottica Europeo, visto che entrambi dovrebbero far parte della spedizione azzurra. Ma non resta che entrare nello specifico e nel dettaglio.
Gianluca Mancini, l’esplosione all’Atalanta e la conferma alla Roma
Classe 1996, inizia a giocare all’età di 7 anni. A notarlo per prima è la Fiorentina, dove fa tutta la trafila nelle giovanili. Il suo esordio tra i professionisti arriva però in Serie B, con la maglia del Perugia. 25 partite in due stagioni con gli umbri, con il centrale che realizza un gol e che inizia ad affinare le sue capacità. A puntare con decisioni su di lui è l’Atalanta, da sempre brava a scoprire e a lanciare i giovani. A 21 anni, Mancini debutta in Serie A. Dopo una buona prima annata, è la seconda stagione quella della svolta e della consacrazione. Infatti è proprio qui che il giocatore riesce a mettere in mostra i suoi punti di forza e le sua abilità. E le sue prestazioni non passano inosservate.
Il resto è storia recente e di un’avventura alla Roma iniziata nell’estate del 2019. Il nativo di Pontedera, dopo poco tempo, diventa un autentico pilastro nello scacchiere giallorosso. Anche in questo caso però c’è una svolta, che coincide con l’arrivo nella Capitale di Mourinho. Con il portoghese diventa vice-capitano, segnando anche molti gol importanti, tra cui uno decisivo in un derby e alcuni in Europa League. Il suo carattere e la sua personalità lo rendono per di più un idolo della tifoseria.
Scalvini e un futuro dalla sua parte
Classe 2003, approda all’Atalanta nel 2015, dopo qualche anno nel Chiari, squadra della sua città natia, e nel Brescia. Viene aggregato in prima squadra nella stagione 2021/2022. Il suo debutto arriva quando ha solo 17 anni. Conquista fin da subito la fiducia di Gasperini, che lo fa giocare con continuità anche in Europa, capendo le sue qualità. Arriva, dopo qualche mese, anche il suo primo gol in Serie A. Negli anni successivi per lui arriva la conferma, come dimostrato dalle oltre 90 presenze collezionate a soli 20 anni, per di più condite da quattro reti. Insomma, il futuro è senza alcun dubbio dalla sua parte. Lo sa bene Luciano Spalletti, che vede in lui uno dei potenziali titolari nelle rotazioni difensive. E tra l’altro, dopo l’Europeo, su di lui potrebbe scatenarsi una vera e propria asta di mercato.
Chi è più forte?
Giusto ora provare a rispondere alla domanda. Va detto che entrambi possono giocare sia in una difesa a tre che in una a quattro. Inoltre, sia Mancini che Scalvini, sono molto abili nel gioco aereo e nel far valere la loro fisicità. Ed è proprio per questa caratteristica che entrambi sanno dire la loro in zona gol. Certo è proprio qui che il giallorosso sembra avere qualcosa in più. L’orobico si fa invece preferire per la sua duttilità, visto che, in questi anni. Gasp l’ha utilizzato anche da centrocampista centrale e da mediano difensivo, e non solo da difensore. Un altro aspetto dove il classe 2003 pare aver qualcosa in più è nella fase di impostazione e nella capacità di far ripartire l’azione da dietro. Il classe 1996 compensa ciò con rapidità e senso d’anticipo. Il nativo di Chiari invece preferisce aspettare l’avversario. Dunque due difensori tanto uguali, quanto diversi.