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Faccia a faccia: chi è più forte tra Scamacca e Raspadori?

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scamacca raspador

A piccoli passi, ma nemmeno troppo, ci si sta avvicinando agli Europei. Per l’Italia di Spalletti sono sicuramente tantissimi i dubbi. Il principale nodo da sciogliere pare però essere quello legato alla punta centrale. Senza scordarsi di Retegui, che bene sta facendo con il Genoa e anche con la stessa Nazionale, il duello potrebbe essere tra Scamacca e Raspadori. Ma chi è il più forte tra i due? Provare a rispondere porta ad analizzare nel dettaglio e nello specifico molti punti, molti aspetti e molte questioni.

Scamacca, dai primi passi nella Capitale al sogno Anfield

Nato a Roma nel 1999, dopo aver cominciato nella Cisco Roma, all’età di dieci passa al settore giovanile della Lazio, dove tra gli altri, viene allenato anche da Cesar. Dopo un po’ però a prelevarlo è la Roma, con cui si allena e gioca sotto la guida di un altro ex grande attaccante, ossia Roberto Muzzi. Il primo grande salto per lui arriva nel 2015, quando ad acquistarlo è il Psv Eindhoven. Il buon Gianluca inizia a farsi le ossa, arrivando fino alla seconda squadra del club olandese. Il debutto tra i professionisti con il Jong Psv è datato 2016, quando il romano ha 17 anni. Il ritorno in Italia però è dietro l’angolo.

Infatti, a puntare su di lui, nel gennaio del 2017, è il Sassuolo, che lo inserisce nella sua Primavera. Si mette in mostra nel Torneo di Viareggio, dove segna tre reti. Viene aggregato alla prima squadra, esordendo in Serie A. I neroverdi però capiscono che il giocatore ha bisogno di un’ulteriore esperienza. Ed ecco che arriva il prestito alla Cremonese. Con i lombardi, Scamacca segna il primo gol tra i professionisti: è il 14 aprile del 2018 e la punta realizza il definitivo 1-1 contro il Palermo. Rientrato in Emilia, c’è un secondo prestito, agli olandesi dello Zwolle, dove però non riesce a brillare. Il classe 1999 riesce comunque a riscattarsi con le maglie di Ascoli( 9 gol) e soprattutto con il Genoa. Infatti è con i liguri che arriva la prima rete in Serie A e tra l’altro non in una partita qualsiasi, ossia il derby con la Samp. E la replica arriva anche nella stracittadina di Coppa Italia, addirittura con una doppietta. Chiude la stagione con 8 gol in campionato e 4 in Coppa Italia. Insomma, il feeling con il gol c’è.

Nell’estate del 2021 il Sassuolo decide di puntare definitivamente su di lui. E mai scelta può essere più giusta. Giocando nel tridente con Berardi e Raspadori, termina la stagione con 16 gol in campionato. Numeri che non possono lasciare indifferenti e quindi Scamacca diventa uno degli uomini mercato. Ad accaparrarselo è il West Ham, che investe 36 milioni di euro più sei di bonus. Con gli Hammers trova il primo gol in Europa e vince la Conference League. In realtà però la sua avventura è a dir poco deludente, visti anche alcuni problemi fisici, che lo portano a doversi operare per risolvere un problema al menisco del ginocchio destro. E a quel punto il richiamo dell’Italia è troppo forte. Un richiamo che si chiama Atalanta. Il resto è storia di quest’anno. L’attaccante, è vero, non ha moltissima continuità, per continue noie fisiche, ma sta facendo comunque il suo, visto gli 8 gol in campionato. La sua notte però è stata quella dell’Anfield, dove è diventato il primo italiano a fare una doppietta nello stadio del Liverpool. Una cosa non da poco.

Raspadori, una carriera dai gol importanti

Nato a Bentivoglio nel 2000, paese in provincia di Bologna, dopo aver iniziato nel Progresso Calcio, viene notato dagli osservatori del Sassuolo, club con cui fa tutta la trafila delle giovanili, mettendosi in mostra in più di un’occasione. Non a caso, a 14 anni, rifiuta delle offerte importanti, provenienti da top club italiani, come Milan, Inter e Roma. Nel 2017 si aggrega alla Primavera neroverde, dove realizza nove gol e sei assist. Insomma, numeri impressionanti, che lo portano, nel 2019 a entrare in pianta stabile in prima squadra. In panchina c’è un certo Roberto De Zerbi, che è colui che lo fa esordire in Serie A: è il 26 maggio 2019.

L’anno successivo, caratterizzato dal Covid, arriva la sua prima presenza da titolare e non è di quelle che passano inosservate. Infatti, l’11 luglio 2020, all’Olimpico contro la Lazio, realizza il suo primo gol in Serie A. Il bis arriva con il Genoa. Insomma, talento e fiuto del gol non mancano. La stagione seguente si alterna a Ciccio Caputo, trovando una discreta continuità. Arriva anche la prima doppietta, che, ancora una volta, non è di quelle di poco conto, perché realizzata a San Siro contro il Milan. Il campionato 2021-2022 è quella della consacrazione, in quanto diventa titolare, nel tridente con Berardi e Scamacca. I 10 gol in 38 presenze valgono la chiamata del Napoli.

Con i partenopei ci sono anche le prime reti europee, con tanto di doppietta all’Ajax. Ma soprattutto c’è quel gol in casa della Juventus che è la firma in calce sullo scudetto degli azzurri. Insomma, con 6 gol in 33 presenze,  il buon Jack è uno degli eroi del tricolore. Quest’anno sta pagando, come tutti, l’annata tutt’altro che positiva. Ma il bottino di cinque marcature in campionato dimostrano che Raspadori c’è comunque sempre. E d’altronde Spalletti, che lo ha allenato in Campania lo conosce bene.

Scamacca e Raspadori, insieme o alternativi?

La domanda che tutti si pongono, vedendo anche l’esperienza vissuta al Sassuolo, è se Scamacca e Raspadori possano giocare insieme anche in Nazionale oppure siano da considerare alternativi. Per rispondere occorre guardare le caratteristiche. L’attaccante del Napoli fa sicuramente della duttilità il suo punto di forza, potendo agire da prima, da seconda punta e anche da esterno in un tridente. Il calciatore dell’Atalanta è invece la classica punta centrale alta e potente, per quanto certo non gli manchino le capacità tecniche. Insomma, la convivenza è senza dubbio possibile, anche se molto dipende dai piani tattici del commissario tecnico e dalla lista dei convocati.

Ma quindi chi è più forte? Sicuramente il nativo di Bentivoglio, può adattarsi a svariate situazioni e ha più volte dimostrato di saper segnare e far segnare i compagni. Inoltre la sua rapidità e la sua velocità sono armi non da poco. Il capitolino paga alcuni problemi fisici quindi, in queste due stagioni, ha avuto meno continuità. Ma, le sue caratteristiche, in particolare dal punto di vista fisico, sembrano essere ciò che manca all’Italia. Insomma, diciamola tutta: noi ce le prenderemo entrambi.

Giornalista freelance, copywriter e ghostwriter. Sono uno dei volti e delle firme storiche di Sportcafe24.com

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