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Tortellini fumanti e strani discorsi, non dubitate di Ranieri, Udine come San Siro, le rimesse con la mani fatali e l’oblio del Sassuolo

La giornata numero 31 di Serie A ha rimesso tutto in discussione riaprendo diversi discorsi che legano squadre e tifosi di tutto lo stivale. C’è chi cammina con dita incrociate e si sveglia la mattina sognando la musichetta della Champions League, chi invece fa incubi notturni si vede l’anno prossimo a giocare il sabato, che se in Inghilterra è il giorno della Premier League, in Italia è quello della Serie B.
Tortellini fumanti e Europa League
La corsa Champions League si riaccende d’improvviso come un albero di Natale il 7 Dicembre, anche ormai la moda impone di addobbare la casa già dai primi di Novembre. Il colpo di testa di Mancini nel derby della Capitale toglie due punti al Bologna che non va oltre lo 0-0 sul campo del Frosinone. I giallorossi rosicchiano due punti ai felsinei che rimangono con tre lunghezze di vantaggio sulla Roma nella corsa all’Europa. I tifosi rossoblù continuano a sognare (non svegliateli per favore) poiché il destino è nelle loro mani, o meglio in quelle del genio che all’anagrafe fa Thiago Motta. Non è per mettere le mani avanti, ma nelle trattorie del centro qualcuno inizia a fare strani discorsi davanti a un piatto di tortellini fumanti, il Bologna potrebbe accontentarsi anche dell’Europa League. Lasciamo a voi un utile e profonda riflessione.

Thiago Motta (Ph Sportmediaset)
Sir Claudio batte Gasperson
Ve lo avevamo detto ormai da qualche settimana che quella vecchia volpe di Claudio Ranieri è sempre un passo avanti. Chi ormai è sceso dal carro da un po’ si ritrova ad esultare tra la folla, come un bambino felice e ingenuo. Cagliari – Atalanta non era la partita adatta per fare punti, sempre secondo i detrattori di Sir Claudio. E invece dopo il gol di Scamacca i sardi escono dal letargo e iniziano a marcare il territorio per andare a caccia di punti. Shomurodov si inventa una giocata da Play Station e manda al bar tutta la difesa bergamasca, l’assist per l’accorrente Augello è un invito al pranzo di Natale dell’ultimo minuto, al minuto 42 il Cagliari rimette in piedi la partita.
Nella ripresa Lovumbo si danna e cerca di confondere le idee alla squadra di Gasperson, proprio dal suo sinistro parte un cross killer per la difesa atalantina, Viola svetta di testa e la mette nell’angolino. L’esultanza del giocatore in maglia numero 10 (minuto 88) mima “a testa alta” ed eccita una folla che rivede la luce, il Cagliari si porta a +4 dalla zona retrocessione.

Claudio Ranieri – (Ph Facebook)
Il copione dell’Udinese
C’è chi ride e c’è chi piange, e come da copione l’Udinese di Cioffi castinga la capolista Inter nel primo tempo. Gli ultimi 45 minuti + 7 di recupero però bastano e avanzano ai nerazzurri per rimontare. Dopo aver messo muri e barricate i friulani perdono mordente dopo il rigore che trasforma Çalhanoğlu, specialista e mestierante dagli undici metri. La rete di Frattesi al minuto 93 era nell’aria, dopo il 2-1 dell’Inter lo stadio di Udine sembra San Siro e la netta sensazione è che se l’Inter potrà vincere lo Scudetto nel derby, i due punti che l’Udinese conserva sulla zona calda sono troppo pochi. Allarme rosso.

L’Udinese perde contro l’Inter al minuto 93 (Ph Football Italia)
Le rimesse laterali
Perde anche l’Hellas Verona che si fa annichilire al Bentegodi da un Genoa corsaro che ormai è salvo da tempo. Il Verona la sblocca con Bonazzoli che aggancia un lancio dalla retrovie in maniera sontuosa e fa esplodere lo stadio. Il pareggio del Genoa nasce da una rimessa con Messias che prende palla e carica il flipper, Ekuban trova il rimpallo dell’1-1. Secondo tempo con vento a favore dei liguri, altra rimessa e difesa scaligera che balla il tango, Guðmundsson da due passi deve solo spingere in rete e ricacciare l’Hellas nella retrovie della Serie A. E adesso la retrocessione dista solo un punto.

Il Verona perde in casa contro il Genoa – (Ph Genova Today)
Se neanche Ballardini salverà il Sassuolo significa che era destino, scriveranno così i giornali. Non è ancora finita ma il pareggio beffardo in casa del fanalino di coda Salernitana è un colpo al cuore di una squadra che gravita a quota 25 punti. Giulio Maggiore al 91esimo decide di trascinare gli avversari nell’oblio della Serie B, due punti buttati nella raccolta differenziata per Ballardini che adesso dovrà stringere i denti e fare il miracolo nella prossima di campionato, contro il Milan. Fino a che la matematica non chiuderà il sipario su questo campionato il Sassuolo continuerà a lottare per quello che gli spetta, ma di questo passo le speranze di salvarsi sono ridotte al lumicino.

Il Dio Ballardini – Ph Telenord
