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Serie A, la top 11 degli acquisti del 2014

Il 2014 sta volgendo al termine, ed è tempo di bilanci. In questo articolo vi proponiamo una top 11 degli affari conclusi nell’anno solare 2014 in Serie A, quindi includendo sia la finestra di Gennaio, che, inevitabilmente, quella estiva. Un’operazione non facile, vista la quantità, non elevatissima ma comunque significativa, di calciatori giunti nel massimo campionato italiano.
PORTIERI- Per quanto riguarda il ruolo di estremo difensore, c’è da segnalare una certa penuria. A Gennaio non è arrivato praticamente nulla, in estate i portieri sono stati piuttosto oggetto di prestiti (o di rientri da prestiti). Per le prestazioni offerte fin qui, scegliamo Orestis Karnezis, che, rientrato dal prestito al Granada, ha scalzato il sorprendente Scuffet dalla porta dell’Udinese. Bene hanno fatto anche i giovani Bardi, Leali e Sepe, mentre Romero, troppo presto considerato un peso, si è preso a suo di parata il ruolo di titolare alla Sampdoria.
DIFENSORI- Meglio, ma non troppo, va per i difensori. Kostas Manolas è un calciatore giovane ma già di assoluto livello, e senz’altro non può mancare. Al netto di qualche amnesia, anche Kalidou Koulibaly ha ben impressionato, e merita un posto nella top 11. Per la terza maglia nel reparto arretrato, scegliamo Giancarlo Gonzalez del Palermo, protagonista di un’ottima stagione (da quando è rientrato dall’infortunio, la retroguardia rosanero è assai più solida). Restano fuori ottimi difensori come De Vrij, che paga qualche problema nell’ambientamento, ma potenzialmente è un top, Rami ed Alex.
CENTROCAMPISTI- Problemi di abbondanza a centrocampo, dove andranno fatte scelte decise. Obbligatorio inserire nella top 11 Radja Nainggolan, titolarissimo nella Roma dei vari De Rossi, Pjanic, Strootman, Keita e compagnia cantando. Impossibile non mettere anche Bruno Peres, piacevole sorpresa del Torino (non solo per il gol nel derby). Della Roma merita l’inserimento anche Seydou Keita, che ha dimostrato di non essere giunto in Serie A per strappare l’ultimo contratto buono della sua immensa carriera. A sinistra, ci affidiamo alla duttilità di Roberto Pereyra, che nella Juventus ha saputo ritagliarsi un ruolo importante. Esclusi giocatori del calibro di Hernanes e Jorginho, che solo a tratti hanno mostrato le loro doti, nonchè calciatori che hanno ben impressionato in questa prima parte di campionato come Rincon o Vecino.
ATTACCANTI- Dolenti note anche in avanti, dove gli esclusi saranno eccellenti. Certo del ruolo di “titolare” della nostra top 11 Jeremy Menez, diventando finalmente quel fenomeno che a Roma e Parigi non erano riusciti ad ammirare. Per gli ultimi due posti, è bagarre. Meriterebbero di entrare in questa speciale classifica elementi come Djordjevic, preso a parametro zero dalla Lazio e rivelatosi un fattore determinante, o Osvaldo, che alla Juventus ha fatto pochissimo, ma all’Inter è tornato a spaccare le porte, o Matri, o ancora Quagliarella. Iturbe è stato il colpo di Sabatini, ma per ora ha infiammato i tifosi giallorossi troppo poco; Honda ha sorpreso tutti nella prima parte di questa stagione, ma il prima ed il dopo sono stati piuttosto mediocri. Escludiamo, a malincuore, tutti loro, ed inseriamo Diego Perotti, che con il Genoa sta incantando la Serie A, e Jack Bonaventura, arrivato in punta di piedi a Milanello ed ora elemento imprescindibile nello scacchiere di Inzaghi.
Ricapitolando, abbiamo schierato un 3-4-3 per la nostra top 11: Karnezis; Koulibaly, Manolas, Gonzalez; Bruno Peres, Keita, Nainggolan, Pereyra; Bonaventura, Perotti, Menez.
