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Football

Serie A, Cagliari-Milan di domenica a Is Arenas resta un’incognita

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Il logo del Cagliari
Lo Stadio Is Arenas

Lo Stadio Is Arenas

CAGLIARI, 5 FEBBRAIO – La situazione del Cagliari e del suo stadio rischia di diventare una barzelletta, di quelle che non fanno ridere.
Cagliari-Roma, partita per cui Is Arenas non venne dichiarato conforme alle vigenti norme di vigilanza, fu la prima. Cellino suggerì ai propri tifosi di recarsi comunque allo stadio, nonostante fosse arrivato l’ordine di disputare il match a porte chiuse. La vicenda tenne banco qualche settimana per poi concludersi con un 3 a 0 a tavolino ai danni dei sardi.

Poi fu la volta di Cagliari-Juventus, che dopo una prima valutazione venne spostata al Tardini di Parma, salvo poi un dietrofront che però non convinse i vertici juventini, avvertiti secondo loro con troppo ritardo, e la partita si giocò in Emilia.

E adesso la storia si ripete, con un Cellino a dir la verità fin troppo paziente e tranquillo, vista soprattutto l’incongruenza di certe decisioni. Roma, Juventus e Milan non possono essere ospitate nello stadio di casa rossoblù, mentre per altre partite di “minor rilevanza” non sembra sussistere alcun problema. Ma perché tutto questo? Perché il Cagliari non può giocare nel suo stadio di casa, a Quartu Sant’Elena?

La decisione questa volta pende sulle carenze strutturali dello stadio non considerato adatto a sostenere l’affluenza notevole di tifosi – soprattutto ospiti – prevista, in totale sicurezza. Queste le parole del comunicato della Prefettura di Cagliari.

Immediata la risposta dell’ufficio stampa di Cellino, che fa sapere che l’impianto di rilevazione audio e video è stato ultimato, e che se il problema consiste nell’inadeguatezza del settore ospiti non resta che chiuderlo, come avvenuto in diverse occasioni in passato in altri stadi.

Dove si giocherà Cagliari-Milan, quindi? Non è ancora dato sapere, potrebbe essere Trieste come lo scorso campionato, o ancora Parma. C’è da dire però che la decisione della Prefettura non è ancora definitiva e il prato di domenica potrebbe essere quello sardo, ma urge anche capire, soprattutto per i tifosi detentori di abbonamento, quanto si protrarrà questa grottesca situazione, di uno stadio inaugurato neanche un anno fa, e già indietro con i tempi. Alla faccia del modello inglese che tutti vogliono seguire e con cui tutti si riempiono la bocca.

Simone Calucci
Twitter: @simoclx

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