Chi è il pusher?
A qualcuno entusiasma questo mercato?

In questi giorni si parla tanto di Olimpiadi, con la spedizione azzurra, che in questa prima settimana, ha fatto incetta di medaglie. Conferme, sorprese e qualche delusione, come sempre accade a questa manifestazione. Ma, si sa, l’Italia è, di base, un Paese fortemente calciofilo e pallonaro. Ed ecco che, per molti, o forse per quasi tutti, la rassegna a cinque cerchi diventa quasi una sorta di vero e proprio accompagnamento alla prima giornata di Serie A, ormai sempre più vicina. E, a fare da sfondo, c’è ovviamente e inevitabilmente, il calciomercato.
La domanda che è viene spontanea è però solo e soltanto una: ma a qualcuno entusiasmano queste trattative? Molto spesso si è infatti parlato di un campionato non in grado di tenere il passo di Premier e Liga. Eppure, in queste settimane, qualcosa si è mosso. Buoni, per esempio, i movimenti della Roma, i tentativi di ricostruzione della Juve e quelli di consolidamento dell’Inter. Cosa manca? Molto probabilmente il grandissimo nome, ossia non solo quello che porta i tifosi ad andare all’aeroporto. Bensì il riferimento è a quello, o meglio, a chi, porterebbe attenzione internazionale, dal punto di vista della comunicazione, dei media, dei sociale e del marketing. Perché, piaccia o meno, anche questo è il calcio moderno, diventato sempre più business, ed è questo ciò che realmente conta e fa la differenza.
Eppure, in queste settimane estive, in poche sembrano pensarci, sottolineare i problemi, visto che, circa un mesetto fa, l’Italia usciva mestamente dagli Europei. Questo, secondo qualcuno, è il bello del calciomercato, che porta a sognare, immaginare e andare un po’ anche oltre quella che è la realtà dei fatti e quelle che sono le vere potenzialità. Insomma, non resta che attendere quello che dirà il campo, unico vero giudice inopinabile. E magari gioire un po’ di più per le medaglie olimpiche. Almeno per due settimane, non essere calciofili al 100% può solo far bene.
