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Dzeko, Toni, Destro: non ci resta che piangere

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Dzeko

Quest’anno si vince il fantacalcio. E’ stata un’asta dura, estenuante, ma alla fine la soddisfazione di uscirne vincitore è immensa. Mi sono svenato per Dzeko, ho scommesso sull’immortale Toni e sul già morto (per alcuni) Destro, ma con questo tridente sono minimo minimo 40 gol. Sarà un’annata semplice semplice. O no?

TOP PLAYER, FLOP GOL – Le prime dieci giornate di campionato di Edin Dzeko hanno mostrato tutto del bosniaco, tranne quello che da lui si voleva vedere: il gol. O meglio, una rete l’ha siglata, e neanche poco importante. Quel colpo di testa imperioso con cui ha preso lo spazio a Chiellini contro la Juventus, nel 2-1 che per qualcuno ha rappresentato il passaggio di consegne. Poi basta. In una squadra che segna 25 gol in 10 giornate (media impressionante) il terminale offensivo ha festeggiato solo una volta. Eppure ha giocato tanto, più di molti suoi compagni di reparto. Gervinho ha imparato a calciare in porta, Dzeko si è dimenticato di farlo. Il teatro dell’assurdo in casa Roma è tutto qui.

TONI CRACK – Vera e propria sicurezza del Verona di Mandorlini delle ultime due stagioni, Luca Toni si è presentato ad agosto con il titolo di capocannoniere in carica e una squadra pronta a lavorare per lui. L’arrivo di Pazzini non lo ha spaventato, e l’ex Milan ha cambiato casacca, ma non ruolo: panchinaro anche in Veneto. Tutto perfetto per chi ha creduto ancora una volta in lui. Almeno fino al momento del crack improvviso. Quarta giornata, un solo gol siglato fino ad allora, ed un infortunio al ginocchio che l’ha costretto all’operazione. Lunedì dovrebbe tornare a correre, ma intanto per i primi due mesi di Serie A sotto la voce “gol fatti” rimarrà un 1 che non gli rende giustizia. Con la speranza che torni il Toni devastante dell’anno scorso, anche se un intervento a 38 anni lascia sempre qualche interrogativo. Chissà se ritroverà Mandorlini ad allenarlo.

Un infortunio ha condizionato la prima parte della stagione di Luca Toni

Un infortunio ha condizionato la prima parte della stagione di Luca Toni

SOGNO O SON DESTRO? – Nessun infortunio, nessun alibi e nessun gol. E’ la sintesi dell’inizio campionato di Mattia Destro, vera e propria croce dei fantallenatori in questi primi due mesi di Serie A. Se Dzeko riesce (di solito) almeno a portare a casa la sufficienza, il giovane ex Roma è disastroso sotto tutti i punti di vista. La scorsa partita contro l’Inter è il fotogramma del suo inizio stagione: entra, ha la palla del pareggio ma la scaraventa addosso a un Handanovic comunque strepitoso nel riflesso. Era successa un’azione simile anche contro il Palermo, la settimana prima. Rimpianti per un ragazzo che può rimpiangere davvero molto: un anno fa preparava la trasferta all’Allianz Arena con la Roma, oggi si allena per ospitare l’Atalanta in un match delicatissimo in chiave salvezza. Al suo posto ora c’è Dzeko, e qualcuno sottolineava la differenza. In termini di gioco, più che di gol. Perché tra Dzeko e Destro per ora la differenza è minima. Lo sa bene chi ha puntato su di loro, e magari su Toni. A quest’ora avrebbero potuto essere tranquillamente una decina di gol in tutto, in realtà sono due. Non ci resta che piangere e sperare.

Sono Davide Terraneo, studente di 19 anni diplomato al liceo classico. Ho praticato tennis, calcio e atletica e sono un appassionato di ciclismo. Da maggio 2014 sono un arbitro FIGC. Scrivo per passione e per raccontare le emozioni e i valori che lo sport trasmette a chi lo pratica e a chi lo segue.

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