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Fantacalcio, la top cinque degli affari sbagliati (per ora)
Otto giornate sono poco più di un quinto della stagione, dunque ogni giudizio non può che risultare estremamente parziale. Tuttavia le classifiche di ogni competizione si vanno delineando, e per molti è già arrivato il momento di ripensare al proprio mercato. Stiamo ovviamente parlando del fantacalcio, gioco in cui abilità e fortuna si combinano creando dei mix impazziti e largamente imprevedibili.
Vi proponiamo la top 5 degli affari sbagliati del fantacalcio, ben consapevoli di poter essere smentiti a partire dal prossimo weekend.
POGBA – Forti di una valutazione folle, e probabilmente non del tutto corrispondente al reale valore del calciatori, tanti fantallenatori si sono tuffati a capofitto sul fuoriclasse francese, investendo buona parte dei crediti a disposizione. Peccato che, fin qui, il numero 10 bianconero abbia messo a referto solo un gol, contornato da prestazioni oscillanti tra il 5 ed il 6.
BERARDI – Complici un paio di infortuni, il futuro della nazionale italiana ha fin qui deluso le attese. Dopo due stagioni in cui, partendo lontano dai riflettori, si era rivelato prezioso elemento in ogni fantacalcio, quest’anno Domenico Berardi non è ancora riuscito a cambiare marcia, rimanendo inchiodato a quota una rete. Deve fare molto meglio.
DZEKO – Anche nel caso del bomber bosniaco c’è il fattore infortunio che ne inficia il giudizio, tuttavia dal colpo di mercato della Roma ci si aspettava qualcosa in più. Una sola rete, troppo poco per un calciatore che, probabilmente, è stato pagato fior fior di crediti. L’incubo Mario Gomez 2.0 è dietro l’angolo.
DESTRO- Nessuno pensava potesse fare scintille, ma i suoi gol, tra malumori e mugugni vari, Mattia Destro li aveva sempre segnati. A Bologna, dopo 8 turni, è a quota 0, provocando isterismi in quantità industriale a quei fantallenatori che, in silenzio, pensavano di aver preso, per una manciata di crediti, la scommessa vincente della stagione.
GABBIADINI – Il grande mistero del fantacalcio. Lo scorso anno, dopo il boom a Genova, aveva segnato a ripetizione con il Napoli, pur essendo soltanto una riserva. Con Sarri, molti si aspettavano la definitiva consacrazione, e su di lui si sono investiti molti crediti. Niente da fare, l’allenatore dei Partenopei preferisce l’inconcludente Callejon, classico “attaccante generoso” che segna con il contagocce, almeno quest’anno, e che tuttavia ha relegato il talentuoso ex Sampdoria in panchina; mandando in fumo non pochi sogni di gloria.