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Serie A, i nuovi arrivi: Perotti al Genoa
Pubblicato
7 anni fa|
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Jacopo Rosin
“Il Genoa Cricket and Football Club comunica di aver raggiunto un accordo con il Siviglia Fc per l’acquisizione, a titolo definitivo, del diritto alle prestazioni sportive dell’attaccante Diego Perotti. Il giocatore ha firmato un contratto quadriennale”. Così il sito ufficiale del Genoa ha dato l’ufficialità dell’acquisto dell’argentino dal Siviglia e c’è da star certi che a tutti quelli che seguono la Liga da qualche tempo sia comparsa un’espressione sorpresa sul volto. Già, perchè quel Diego Perotti era una delle grandi rivelazioni del campionato spagnolo solo qualche stagione fa, seguito attentamente anche da Real Madrid e Arsenal. Da un possibile grande futuro, però, la carriera di Perotti è entrata in una fase involutiva che l’ha fatto uscire dai radar del calcio che conta, fino al suo ritorno in Argentina.
LA STORIA – Perotti, classe ’88, è figlio d’arte; il papà Hugo Omar aveva conquistato il Torneo Metropolitano con il Boca Juniors nel 1981, fianco a finaco con un certo Diego Maradona, il simbolo calcistico dell’Argentina per eccellenza. Perotti Junior muove i primi passi nel calcio proprio con gli Xeneizes, entrando nelle giovanili del club quando era ancora un bambino. Ma l’impatto è complicato e, non riuscendo ad esprimersi a pieno, il Boca lo scarica. La delusione del fallimento è tale che, a quattordici anni, decide addirittura di fermarsi per una stagione. Essere figli d’arte non sempre può rappresentare un vantaggio, soprattutto quando non si possiedono ancora le spalle sufficientemente larghe per sopportare le pressioni. Poi la scelta di ripartire dal basso, con le giovanili del Deportivo Moron, squadra della della Terza Divisione Argentina, con la quale esordisce in prima squadra nel 2006. Gioca regolarmente, mettendo in mostra una tecnica purissima e una grande agilità. Nella storia della sua vita fa capolino un certo Ramón Rodríguez Verdejo, detto “Monchi”: non ottimi ricordi come portiere, ma grande intuito e competenza da direttore sportivo del Siviglia, con una grande dote: capire in anticipo i possibili grandi campioni. C’è riuscito all’estero con i vari Luis Fabiano, Frederic Kanouté, Dani Alves e Seydou Keita; non è stato da meno in patria nello scovare dei giovanissimi Sergio Ramos, Jesus Navas e Alvaro Negredo. Monchi mette sul piatto 200mila Euro e nel viaggio di ritorno dall’Argentina, sull’aereo, al suo fianco c’è anche Diego Perotti, allora 19enne. In Spagna, due anni alla grande con la squadra B, poi l’esordio nella Liga e ottime prestazioni. Il nome circola e nel 2010 anche l’allora tecnico della Selleción Argentina Diego Maradona – ex compagno di squadra di Perotti Señor – si accorge di lui e gli mette addosso la maglia albiceleste, per ben due volte. Perotti è a tutti gli effetti uno degli esterni mancini più interessanti in circolazione e la clausula di rescissione sul suo contratto con il Siviglia lievita, arrivando fino a 48 Milioni di Euro. Poi, piano piano, anno dopo anno, Perotti inizia a calare di rendimento, sempre più, fino a quando nel gennaio di quest’anno il Siviglia lo manda in prestito proprio al Boca Juniors, dove tutto era iniziato. La fortuna, però, non lo assiste e a causa di un infortunio chiude questa parentesi argentina con appena 2 presenze e 0 gol.
GENOA – La società di Enrico Preziosi mette sul piatto 350mila Euro – ben lontano dai 48 milioni della clausula – per portarlo a Genova. Perotti non è mai stato un goleador, questo bisogna dirlo. Solo 16 reti segnate finora in 162 presenze, ma attenzione, perchè il suo stile di gioco è perfetto per attirare i tifosi: Perotti è il classico centrocampista avanzato che regala in dribbling la superiorità numerica e confeziona assist giocando con fantasia, classe e doppi passi. Se il Genoa e soprattutto Gasperini, riusciranno a tirare fuori dal cilindro quel giocatore che infiammava la tifoseria Sevillistas, allora potrebbero ritrovarsi in casa un vero e proprio giocatore di altissimo livello, un po’ come successe in occasione dell’affare Thiago Motta, dato per disperso con il Barcellona e letteralmente rimesso a nuovo dall’ambiente rossoblu. Gasperini dovrebbe schierarlo come esterno d’attacco nel 3-4-3, con il neo acquisto Alessando Matri al centro. Perotti è in grado di giocare anche come esterno di centrocampo, ma la sua propensione offensiva non lo rende adatto a occupare quel ruolo in caso di difesa a 3, disposizione tattica tanto amata dall’attuale tecnico genoano. Solo le prestazioni di Perotti potranno far gridare al grande colpo di mercato, intanto lui lavora alla sua rinascita in maglia rossoblu, consapevole che è impossibile dimenticarsi dall’oggi al domani come si gioca al calcio e l’esterno argentino, in tempi passati, ha dimostrato di saperlo fare parecchio bene.
Jacopo Rosin (@JacopoRosin)
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