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Antimafia, Bindi eletta presidente. Pdl insorge

LA VOTAZIONE – A otto mesi dall’ inizio della legislatura, Rosy Bindi è stata eletta presidente della Commissione bicamerale Antimafia, alla seconda votazione con 25 voti mentre 8 sono andati a Luigi Gaetti (M5S). Due sono state le schede bianche e una nulla. L’ex presidente del Pd aveva ottenuto 23 voti durante la prima votazione. Claudio Fava (Sel) e Luigi Gaetti (M5S) sono stati eletti vicepresidenti.
PDL SULL’AVENTINO – Il Pdl non ha partecipato al voto per protesta, contro il mancato accordo su un nome estraneo ai due maggiori partiti che sostengono il Governo. Ha annunciato che diserterà anche le sedute future della commissione. “Inaccettabile – scrive su Twitter Maurizio Gasparri, commentando l’elezione del presidente della commissione antimafia, “..strappo del Pd pur di dare una poltrona a Rosy Bindi “. Anche Fabrizio Cicchitto, deputato Pdl e presidente della commissione Esteri di Montecitorio, stigmatizza il comportamento del gruppo Pd. Perché ha eletto praticamente da solo il presidente della commissione. Condividendo la decisione di non prendere più parte ai lavori della commissione antimafia, sottraendole così un’effettiva rappresentanza generale.
DIMISSIONI – Anzi c’è chi auspica le dimissioni del neo presidente, come Brunetta che la ritiene una forzatura che ha affossato l’antimafia in questa legislatura, a meno che non ci sia una revisione totale, rispetto alla linea attuale. “..se avesse un minimo di senso delle istituzioni Rosy Bindi -dice Brunetta– si dovrebbe dimettere immediatamente dalla presidenza della Commissione parlamentare Antimafia: un ruolo così delicato non può essere appannaggio di una sola parte politica. Ci aspettiamo dal Pd e da Rosy Bindi un passo indietro, un segno di distensione e di responsabilità ”.
L’ANTIMAFIA E’ SU UN GRADINO PIU’ ALTO – Rosy Bindi ha invece accettato la nuova carica e chiede al Pdl di riconoscere l’elezione. Augurandosi di poter mettere a frutto l’ esperienza maturata in questi anni, di un’attività politica integerrima e trasparente. Positivo anche il vicepresidente Fava, il quale ha ricordato che la Commissione Antimafia, per la funzione che ha, debba stare un gradino più in alto rispetto alle contrapposizioni tra maggioranza e opposizioni. ” Rosy Bindi ha una larga competenza -spiega Fava- Non è una commissioni di tecnici, ma di parlamentari e la Bindi ha competenza ed esperienza parlamentare che potranno essere utili ” . Luigi Gaetti del Movimento 5 Stelle: ” Dobbiamo cominciare a lavorare e speriamo che anche gli assenti comincino a lavorare “.
MANUALE CENCELLI – Rosy Bindi ritiene incomprensibile l’atteggiamento del Pdl. Ricordando che i ministri di centrodestra, hanno il dicastero degli Interni e della Giustizia, mentre al Copasir c’è un leghista. La sua candidatura era stata messa sul tavolo, ad inizio legislatura. Forse un problema personale verso l’antiberlusconiana Rosy.
MANO TESA – La neo presidente della commissione Antimafia lancia però un appello al Pdl. ” Spero che tutti gli eletti si adoperino per ricomporre questa frattura e che chi non era presente riconosca che c’è stato un voto. Se tutti facessimo un piccolo passo ci ricorderemmo che siamo qui per lottare contro la mafia e non per farci la guerra tra di noi ” afferma all’uscita da San Macuto dopo la sua elezione.
Giuseppe Folchini
