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Editoriale

Di fronte al dolore null’altro conta

La tragica scomparsa di Diogo Jota e del fratello André Silva scuote il mondo del calcio, riportando al centro la fragilità della vita e l’importanza delle vere priorità

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La morte di Diogo Jota e del fratello André Silva riapre il dibattito sulla fragilità della vita, anche per chi vive sotto i riflettori del calcio internazionale

Sgomento, incredulità e tristezza. Sono questi gli stati d’animo che scuotono e che caratterizzano, in queste ore e in questi giorni, il mondo del calcio. Un mondo che appare sempre come dorato e milionario, ma che deve, mai come in questo caso e in situazioni come queste, fare i conti con la vita reale, con la sua durezza e con la sua crudezza. Fin troppo chiaro il riferimento alla morte di Diogo Jota e del suo fratello André Silva. La causa è stata un incidente stradale. E, al di là delle motivazioni della tragedia, delle solite, a dir poco inutili e fuori luogo, polemiche e di tante chiacchiere, è impossibile non fermarsi, anche solo e soltanto per un attimo, a riflettere.

Troppo semplice pensare a quella che è la caducità e la beffarda imprevedibilità della vita, dove tutti siamo incredibilmente uguali, deboli, fragili e impotenti. Come se ci fosse un destino già scritto e deciso, contro di cui non si può fare niente. Perché contro quest’ultimo non contano il talento, la classe, le capacità balistiche, la tecnica e l’intelligenza tattica. Tutte queste qualità hanno reso Diogo Jota uno dei giocatori più interessanti di quest’epoca, tanto da essere un pilastro del Liverpool e della Nazionale lusitana. E sarà giusto ricordarsi delle sue giocate e di tutto quello che ha dato al mondo del calcio e dei suoi appassionati.

Una riflessione importante e quasi doverosa. Perché, di fronte al dolore e alla tragedia, tutto passa in secondo piano. E questo accade anche in un mondo, come quello di oggi e come quello del pallone, dove tutto corre e scorre via veloce, magari pure un po’ troppo. E dove le priorità, troppe volte, sembrano assolutamente e totalmente altre. Il dolore però a volte aiuta a riflettere, a capire e a ricordarsi di quelle che, sempre e comunque, dovrebbero essere le cose che davvero contano.

Giornalista freelance, copywriter e ghostwriter. Sono uno dei volti e delle firme storiche di Sportcafe24.com

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