Kvicha Kvaratskhelia: il georgiano in crisi rimarrà a Napoli?

Kvicha Kvaratskhelia la scorsa stagione sembrava potesse lasciare il Napoli. Il georgiano era infatti un obiettivo forte del Psg, che, perso Mbappè, aveva individuato nell’attaccante del Napoli il sostituto ideale del francese. Antonio Conte bloccò il trasferimento. L’allenatore considerava Kvara un giocatore fondamentale per la stagione del Napoli. Alla fine, dunque, l’attaccante è rimasto. La prima parte di stagione sembrava aver dato ragione alla società e a Conte perchè Kvicha nelle prime sei gare della stagione è stato uno dei trascinatori del Napoli. La sua vena, però, si è ben presto esaurita e l’infortunio in cui è accorso ora al ginocchio lo terrà lontano dai campi da gioco per circa un mese.

Kvaratskhelia, un futuro incerto

A rendere la questione Kvaratskhelia ancora più spinosa c’è la questione contrattuale. Da diverso tempo De Laurentiis e Manna sono al lavoro per prolungare l’accordo con il georgiano che, attualmente, percepisce appena 1,5 milioni. Tutti i tentativi sono, al momento, andati a vuoto. La società infatti non vuole venire incontro alle richieste dell’entourage del giocatore che, oltre ad un ingaggio importante, chiede una clausola “alla Osimhen” che gli permetta di offrirsi a qualche big in estate. Il Napoli, forte di un accordo fino al 2027, non ci sente, ma questa situazione si ripercuote anche sulle prestazioni del giocatore.

Kvara spesso risulta assente ingiustificato, anche se l’impegno non è mai mancato. Gli schemi di Conte, che gli chiedono un continuo sacrificio in fase di copertura, fanno storcere la bocca al georgiano, troppo spesso stanco quando si tratta di attaccare. Non è un caso che i partenopei abbiano un o degli attaccanti più anemici. L’infortunio, come detto, complica ulteriormente i piani di crescita del giocatore. A gennaio qualcosa potrebbe cambiare, si spera anche dal punto di vista contrattuale, oltre che tattico. Diversamente, in estate il georgiano potrebbe puntare i piedi per partire e De Laurentiis rischierebbe un altro caso Osimhen.

Davide Luciani