Focus
L’Inter e la maledizione del capitano: dopo Zanetti, il buio
La fascia da capitano non è certo facile da portare, soprattutto in una squadra come l’Inter. La situazione in casa nerazzurra oggi pare quantomeno singolare, dal momento che dopo la leggenda di capitan Zanetti, sia Ranocchia che Icardi, sembrano aver accusato il peso dell’eredità pesante dell’attuale vicepresidente della Beneamata. Le prestazioni di Ranocchia lo scorso anno e di Mauro Icardi in questo inizio di stagione sono state molto deludenti, tanto che il primo ha già il posto fisso in panchina e il numero nove argentino potrebbe finirci a breve.
IL PESO DEL CONFRONTO- Ranocchia è stato il primo capitano del post-Zanetti e di certo prendere il posto di una delle figure più amate della storia nerazzurra di tutti i tempi non è semplice. La situazione generale della squadra non ha aiutato il difensore italiano, che sotto una marea di pressioni è stato costretto a lasciare la fascia. Mancini ha preferito un leader sicuro di essere titolare e non in dubbio ogni giornata per qualche errore della domenica precedente: ecco allora il capocannoniere dello scorso campionato, l’unico raggio di sole nell’oscurità di un anno chiuso senza nemmeno entrare in Europa League. Icardi però ha decisamente rallentato rispetto alla stagione scorsa e non si tratta solo dei gol. I movimenti non sono più quelli di prima e i palloni giocati sono veramente pochi. La pressione dell’essere capitano e del doversi prendere troppe responsabilità forse la sta sentendo.
POSSIBILI ALTERNATIVE- Chi avrebbe scelto Mancini in alternativa ad Icardi come capitano? Non ci sono certo molte possibilità, in una rosa che nell’undici titolare non ha nessun giocatore che sia all’Inter da tanto tempo, con il giusto carisma, che conosca compagni e ambiente. Allora perché non ripartire da una novità, magari da un giocatore come Miranda, con grande esperienza internazionale e carattere. Forse un rischio, forse metterlo sopra a tutti appena arrivato non sarebbe stato corretto. Un altro giocatore in vetta alle gerarchie nerazzurre è certamente Fredy Guarin, che però è ancora troppo discontinuo per meritarsi la fascia. Il pubblico inoltre ha con lui un rapporto di amore-odio, non adatto per un possibile capitano.
ECCO PERCHE’ ICARDI NE USCIRA’- Maurito è alla fine la scelta migliore. Non per esclusione. È giusto che lui sia il capitano perché conosce l’ambiente ed è l’idolo dei tifosi. È il più forte giocatore in rosa e potenzialmente può diventare grandissimo. La cosa più importante però è che ha dimostrato di amare l’Inter e nonostante le offerte di altri club importanti è voluto restare, anche nel momento più difficile. La maledizione per lui finirà, perché sarà in grado di uscire dal suo momento no. Sarà in grado di tornare a segnare come ha sempre fatto.
Zanetti è inarrivabile e su questo non ci piove. Fare dei paragoni con “il capitano” per eccellenza, non ha senso. Il numero nove nerazzurro però deve costruirsi un’altra storia, essere consapevole della sua forza e di quanto i compagni credano in lui. Ranocchia non è riuscito a gestire la pressione, ma Icardi ce la può fare.
Amedeo Bonato