L’Angolo del Tattico | La Juventus di Igor Tudor ha un problema grave in difesa

Fin qui, in 17 gare ufficiali del croato, i bianconeri hanno incassato gol in 11 gare. Nelle 11 gare Di Gregorio ha incassato 21 reti, alla media di due a gara. Di più: se si analizzano solo gli scontri con squadre di media-alta classifica, Di Gregorio non è mai rimasto imbattuto, raccogliendo 16 palloni in 7 gare contro Roma, Bologna, Lazio, City, Real Madrid, Inter e Dortmund. Numeri horror che testimoniano un problema di tenuta che fin qui si è sottovalutato.

Juve, Tudor e la poca cura della difesa

La Juventus quando il livello si alza parte sempre da 0-1. Non è un caso che delle sette gare sopra citate, i bianconeri ne abbiano vinte appena 1 e hanno dovuto segnare 4 reti per riuscirci. La cura Tudor finora ha funzionato con le squadre di bassa classifica, ma con le pari grado, la Juventus si è dimostrata una squadra con tanto carattere, ma poca lucidità tattica. Tudor in sei mesi di lavoro non ha posto rimedio alla situazione e questa mancanza mina le ambizioni del club. Una squadra che vince un solo scontro diretto su sette non può nutrire ambizioni di titolo. La squadra ha soprattutto tre lacune.

La prima lacuna della Juventus è che in fase di non possesso non riesce a recuperare la palla, mettendo sempre gli attaccanti avversari in condizioni di superiorità. Manca un giocatore che detti i tempi in mezzo al campo, sia in fase di non possesso che di possesso perché né Locatelli, né Thuram hanno caratteristiche di ricezione e regia. Il secondo problema nasce dai tiri da fuori area. Qui viene chiamato in causa anche Di Gregorio, portiere che fatica a essere decisivo quando gli avversari mirano da lontano. Il concorso di colpa è con la difesa che non riesce a schermare gli avversari, lasciando loro la libertà di tiro e di prendere la mira. Infine, la scarsa propensione a marcare sui calci da fermo. La squadra è spesso piantata, incapace di leggere le traiettorie e gli attaccanti hanno vita facile. Insomma: Tudor ha parecchio su cui lavorare perchè in queste condizioni le ambizioni tanto sbandierate rischiano di essere solo fumo negli occhi.

Davide Luciani