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I 3 motivi per cui Gilardino è l’uomo giusto per il Palermo
La partita di domenica sera contro il Genoa, sebbene si sia conclusa con una vittoria, non ha certamente fatto passare in secondo piano l’estremo bisogno che ha il Palermo di acquistare un attaccante di peso. Il nome che ormai da diversi giorni è accostato ai rosanero è quello di Alberto Gilardino, a meno di clamorosi colpi di scena sarà lui a completare l’assetto offensivo dei siciliani, dopo l’arrivo nei giorni scorsi del classe ’94 Djurdjevic. Tra i tifosi, complice quel famoso episodio del gol di mano di qualche anno fa, c’è un po’ di scetticismo sull’arrivo del biellese. Alcuni pensano sia comunque un buon affare perché stiamo parlando in ogni caso di un ex campione del mondo, altri sono già pronti a contestarlo fin dal suo arrivo in aeroporto, esagerando. Vi spieghiamo i tre motivi per cui Gilardino con la maglia del Palermo potrà far bene.
ESPERIENZA – Un dato incontrovertibile si deve al fatto che, l’attaccante classe ’82, ha tanta esperienza da mettere a disposizione per il bene della squadra. L’età media della rosa palermitana è di 25 anni e Gilardino con i suoi 33 anni potrà rappresentare un chiaro punto di riferimento soprattutto per i giovani attaccanti acquistati da Zamparini, come Cassini e Djurdjevic, che avranno modo di allenarsi con uno che in A ha realizzato ben 179 reti ed ha vestito maglie prestigiose come quelle di Milan e Fiorentina.
CONTINUITA’ – Le ultime stagioni di Gilardino sono state un po’ travagliate nel senso che non è riuscito ad avere la continuità che voleva. Dopo i quattro anni passati a Firenze tra il 2008 e il 2012 ha girato diverse squadre, tra le quali Genoa, Bologna e Guanghzou. Adesso si prepara a firmare un triennale e a Palermo ci sono tutti i presupposti affinché possa giocare titolare accanto o davanti a Vazquez. Se tra i due riuscirà a nascere una buona intesa, Gila è capace di arrivare in doppia cifra e regalare tante sviolinate ai suoi nuovi tifosi.
VOGLIA D’AZZURRO – Ci troviamo in un periodo storico contraddistinto dalla mancanza di grandi attaccanti italiani. Le ultime apparizioni della Nazionale hanno proprio evidenziato la difficoltà a segnare. L’impressione è che il ct Conte, in vista delle prossime partite, mescolerà ancora una volta le carte dando così una possibilità ai “vecchi”. Ciò significa che gente esperta come Gilardino, se riuscirà a mettersi in evidenza con i rosanero, potrebbe tornare a vestire quella maglia con cui ha già segnato diciannove reti (l’ultima, ironia della sorte, in un Italia-Bulgaria di due anni fa disputatasi a Palermo). Tutto dipenderà da lui: dare il 100% in questa nuova avventura potrebbe farlo volare ad Euro 2016.
Roberto Cusimano