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L’eroe della settimana: Riccardo Meggiorini

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Riccardo Meggiorini, attaccante del Chievo

Questa giornata la palma dell’eroe della settimana va a Riccardo Meggiorini, attaccante-gregario da quest’anno in forza al Chievo Verona, uno di quei giocatori che “ogni allenatore vorrebbe avere in rosa”. La verità è che il Meggio non è solamente polmoni e carattere. Avete dubbi? Andatevi a rivedere la “roveca” dello 0-1 sul Cagliari, una giocata da urlo che lascia trasparire il talento di un bomber che non ha reso completamente giustizia ai mezzi di cui dispone.

Riccardo Meggiorini, con la prodezza di Cagliari sale a quota 2 realizzazioni in campionato

Riccardo Meggiorini, con la prodezza di Cagliari sale a quota 2 realizzazioni in campionato

UNA CARRIERA DA GIROVAGO- Riccardo Meggiorini è uno di quegli attaccanti con la valigia sempre in mano. Il palmarès del Meggio parla di un eterno peregrinare che ha portato l’attaccante scaligero a lambire molte città dello stivale: La Spezia, Pavia, Cittadella, Bari, Novara, Torino e dulcis in fundo Verona.
Un viaggio lungo una vita espressione di una carriera vissuta sempre con la speranza di ripartire, di trovare la piazza giusta per esplodere definitivamente. A 29 anni, Riccardo Meggiorini sembra giunto alla fine del suo personale giro d’Italia, la favola del Chievo sembra aver quindi trovato un nuovo personaggio, un cuor di leone capace di giocate magiche.

UN GOL DA INCORNICIARE – In molti avranno pensato al classico “gol della domenica” guardando l’acrobatica rovesciata di Riccardo Meggiorini, ebbene, per chi non conoscesse il numero 69 dei gialloblù, stiamo parlando di un habitué di questo genere di prodezze.
Una giocata mozzafiato che non appena dopo 4 minuti di gioco ha subito sentenziato la squadra di Zdenek Zeman. Meggiorini ha fatto sembrare tutto estremamente semplice, quando di semplice in realtà c’era ben poco, quasi come se stesse mettendo in scena le movenze di un qualche copione: sguardo fugace al pallone, avvitamento repentino e conclusione vincete col destro (e pensare che è il sinistro il suo piede forte..) Insomma, qualcuno a proposito direbbe “tanta roba..”, l’espressione che meglio di ogni altra rende giustizia a questo pezzo di bravura. Questa volta le luci dei media sportivi sono puntate su di un attaccante che, a differenza di altri, ha costruito la sua fortuna con tenacia e dedizione, caratteristiche che congiunte al talento fanno di un normale calciatore un vero campione.

Studente fuori sede al terzo del corso in "scienze delle Comunicazione" perso l'Università degli studi di Firenze, più o meno una buona pagina di presentazione dovrebbe recitare così. Al di là di ogni banalità,vi parlo della mia passione: il giornalismo, specie quello sportivo. Scrivere di sport non è semplice, lo si fa per passione. Coinvolgimento emotivo e cura dei dettagli: questo è ciò che fa brillare un articolo ai miei occhi, intento questo che spero di riuscire a raggiungere anche io nei miei pezzi...detto questo, buona lettura!

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