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“Inglesi boriosi e coglioni”: il tweet di Gasparri infanga gli italiani

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Maurizio Gasparri

Era troppo bello per durare a lungo. La vittoria degli azzurri sull’Inghilterra nel match d’esordio del mondiale brasiliano, le magie di Pirlo, la ritrovata verve di Super Mario, l’astuzia tattica di Prandelli, lo spirito di squadra mostrato contro una signora squadra, l’esemplare fair play degli avversari e gli unanimi elogi della stampa d’oltremanica…tutto troppo bello. E infatti è durato poco, giusto il tempo di un tweet: “Fa piacere mandare a fare… gli inglesi, boriosi e coglioni . Ebbene sì, il coitus si è interruptus nel peggiore dei modi e bisogna proprio farsene una ragione: accanto all’Italia che vince c’è la solita Italietta che perde. La faccia, innanzitutto.

Il tweet di Gasparri

Il tweet di Gasparri

ASOCIAL NETWORK – E’ il caso, tanto per cambiare, di Maurizio Gasparri, serial twitter per (insana) passione e vicepresidente del Senato per ragioni che gli umani non possono comprendere. Costui è una delle più alte cariche dello Stato, ci rappresenta tutti, eppure sembra essere inconsapevole degli obblighi imposti dal suo ruolo e si comporta come gli pare. Cioè male, anzi malissimo. Inglesi boriosi e coglioni? Se la stupidità fosse un reato, Gasparri sarebbe un ergastolano, ma non è finita qui. Ai numerosi utenti che subito lo sommergono di critiche per le sue sciagurate parole, il vicepresidente del Senato della Repubblica risponde sparando insulti a raffica: “demente”, “patetico”, “querelato”, “cespugli di imbecilli, un modo ottimo di mettere sterco in discarica”, ecc., ecc. “Prossimo ministro degli Esteri”, lo provoca allora Wildchild d1 #noeuro, e la replica è a dir poco avvilente: “Beh se lo fa la shampista – scrive Gasparri riferendosi all’attuale ministro Federica Mogherini – lo puoi fare pure te”.

Togliete Twitter a Gasparri (è per il suo bene)” titola il magazine Wired, che poi informa il lettore sui precedenti specifici del nostro eroe. “Una volta, per rispondere a un follower che lo aveva accusato di non capirci nulla di calcio, disse che aveva solo 48 persone che lo seguivano e che quindi non era “nessuno”. A un altro scrisse: “Ti seguono in 28 non ti montare la testa”. A Obama disse “go home”, all’ex ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni twittò “perché non te ne vai. Sei al di sotto di un livello minimo di capacità.

Non l’avesse mai fatto. @wireditalia non so chi sia – twitta immediatamente il borioso punto sul vivo – per viltà come tanti si cela dietro l’anonimato, serve nome e cognome per indicare la nettezza urbana. Ok. Questo è il vicepresidente del Senato, ma per fortuna rappresenta un Paese che lo sta mandando a fare…

Enrico Steidler

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