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In serie A sono spariti i centravanti. Soulè e Paz contro Pulisic e Orsolini: il gol si sposta sulla trequarti

Siamo stati da poco protagonisti della giornata con meno gol della storia della serie A a 20 squadre: appena 11 con quattro gare terminate 0-0. C’è, però un altro dato da organizzare. Se si analizza le prime 31 posizioni della classifica marcatori (ovvero, includendo tutti i giocatori con 2 reti) dopo sette giornate si può notare un dato ancora più singolare: i primi tre della classifica marcatori sono tutti ali o trequartisti. Parliamo di Orsolini (5 reti), Pulisic (4) e Paz (4). Inoltre, nelle prime 31 posizioni troviamo appena 13 centravanti: Pellegrino, Hojlund, Vlahovic, Castellanos, Krstovic, Davis, Pinamonti, Bonazzoli, Belotti, Bonny, Lautaro, Thuram e Simeone. All’elenco manca Leao, più ala che attaccante, ma il calcolo cambierebbe di poco. Che fine hanno fatto i centravanti?
Dal centravanti ai trequartisti
La serie A un tempo era terreno dei centravanti. Ora lo è di ali e trequartisti. Si tratta di una tendenza che si è sviluppata negli ultimi anni. Intendiamoci: non che i centravanti siano in estinzione, ma trovare i classici attaccanti da 15 gol è sempre più difficile. Nella scorsa stagione, solo Retegui e Kean, tra i centravanti, superarono quota 15 gol. Due stagioni fa furono quattro (Lauraro, Vlahovic, Giroud e Osuimhen), mentre tre anni fa furono nuovamente due (Osimhen e Lautaro).
C’è quindi non solo una tendenza a segnare di meno, ma, soprattutto, una tendenza da parte dei centravanti, a incidere di meno. Il gioco si sviluppa molto più sulle fasce e porta alla finalizzazione trequartisti o centrocampisti abili nell0inserimento.
Soulè e Paz contro Pulisic e Orsolini
Questa stagione stanno volando quattro giocatori. Se per Pulisic e Orsolini, incidere con tanti gol e assist, Soulè e Nico Paz stanno confermando la loro crescita. L’argentino della Roma ha vissuto momenti complicati nella sua prima stagione in giallorosso, ma, grazie a Ranieri prima e Gasperini ora, sta dimostrando tutto il suo valore. Gasperini gli ha costruito una posizione perfetta per le sue caratteristiche che lo manda spesso al tiro.
Anche su Nico Paz, Fabregas sta facendo un grande lavoro. Parliamo di un classe 2005 che nel suo primo anno di serie A fece sei mesi strepitosi, salvo calare nella seconda parte. Ora, nella sua seconda stagione in riva al lago, sta già arrivando alle cifre dell’intera stagione scorsa. Sono loro due la faccia giovane di una serie A che cerca nuove risorse.
Pulisic e Orsolini, come detto, stanno confermando il trend delle ultime due stagioni. Sono due bomber aggiunti di due squadre che, non hanno un vero e proprio bomber. Bologna e Milan rappresentano, quindi, perfettamente il paradosso di cui parlavamo sopra. Risulta evidente che la serie A stia cambiando. Se in bene o in meglio è ancora da capire.
Davide Luciani














