Editoriale
Il Milan è il nuovo padrone della Serie A, il Como si candida per l’Europa

Insomma la Serie A ha un nuovo padrone. Momentaneo, certo, passeggero, ovvio. Ma intanto è cambiato qualcosa nella testa della classifica. I primi della classe, almeno fino al prossimo turno, sono i rossoneri di Massimiliano Allegri: la vittoria del Milan contro la Fiorentina infatti vale la vetta della graduatoria e forse qualcosa in più.
Sì, perché la doppietta di Rafa Leao, che rimonta all’illusorio gol di Gosens, non regala solo tre punti: porta con sé consapevolezza, certezze, conferme. Perché il Milan, dopo l’avvio shock con la sconfitta contro la Cremonese alla prima di campionato, non ha più perso: cinque vittorie, di cui una pesantissima contro il Napoli, e un pareggio contro la Juventus. Ed è una vittoria fondamentale perché permette di approfittare del passo falso di Napoli, Roma e Juventus. L’altra conferma poi è di un altro tipo. Ed è la conferma che in Italia, per fare bene, forse non devi avere le coppe. E’ la conferma che in Italia per fare bene, di certo, devi avere idee, progettualità, giocatori e allenatore capace. Ingredienti che il Milan, almeno fino ad oggi, sembra avere.
Non ha intenzione di fermarsi, invece, la crisi della Fiorentina, ancora a secco di vittorie e ora stabile ad un allarmante terzultimo posto, che diventa addirittura spaventoso se si guardano i punti: 3, come il Pisa ultimo e il Genoa penultimo. Stefano Pioli, che intanto a San Siro si è preso cori e applausi dalla tifoseria rossonera, è sempre più a rischio. E la prossima partita contro un Bologna in crescita, al quarto risultato utile consecutivo, diventa già proibitiva.
Perde anche la Roma, contro un Inter glaciale e pratica, ma Gasperini può essere parzialmente soddisfatto. La prestazione dei giallorossi, soprattutto nel secondo tempo, lascia ben sperare: voglia di recuperare, occasioni create, tanta intensità. A preoccupare, però, sono le condizioni dell’attacco romanista: la scelta iniziale di Dybala falso nove nasconde i limiti, ormai sempre più evidenti, di Ferguson e Dovbyk, all’ennesimo gol mangiato e all’ennesima prestazione scialba. Ma la partita contro i nerazzurri lascia un’impressione: questa Roma, con un attaccante, potrebbe veramente lottare per un piazzamento in Champions League.
Chi lotterà fino alla fine per l’Europa è invece il Como, reduce da una grande partita contro la Juventus, regolata per 2 a 0. A brillare è ancora la stella di Nico Paz, punta di diamante di una squadra giovane, tecnica e vogliosa. Vogliosa di vincere, di stupire e di divertirsi. E chissà che non possa veramente arrivare l’Europa, a fine stagione.














