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Ct Italia, Mancini al capolinea? I possibili sostituti – La serie 1×01

Mancini ha fallito? Dopo la clamorosa eliminazione dell’Italia ad opera della Macedonia si è aperto il processo mediatico e sportivo al Ct. Meno di un anno fa festeggiavamo il successo all’Europeo, ora siamo costretti a vedere il secondo mondiale consecutivo a casa. Ci si interroga sul nostro movimento calcistico, ma soprattutto sul futuro della Nazionale. Cosa farà Mancini? Si dimetterà o proverà a ricostruire dalle macerie di questo fallimento? Vediamo quali sono le prospettive in questo momento.
Ct: cosa succederà ora?
Roberto Mancini ha un contratto fino al 2026. Il rinnovo era arrivato circa un anno fa per costruire un progetto a lungo termine. La mancata qualificazione al mondiale però fa scattare i dubbi. Gravina, a caldo, ha confermato la fiducia a Mancini. Il ct si è preso un po’ di tempo per riflettere. La sua testa in questo momento è piena di dubbi. Si sente tradito da tutti, a partire dai club che sono venuti meno alle sue richieste di avere una settimana per poter lavorare con la squadra, rinviando la trentesima giornata. Il ct però, è rimasto deluso anche da alcuni giocatori, primi tra tutti Insigne e Immobile, da lui sempre difesi e venuti meno nel momento della verità. Mancini è anche consapevole che questo fallimento è peggiore di quello con la Svezia perchè, a differenza di cinque anni fa, le aspettative erano molto più alte e anche il materiale umano a disposizione era di altro livello. Tutte queste riflessioni dovranno portare ad una decisione: continuare a portare avanti il progetto iniziato quattro anni fa o passare la mano.
Se Mancini dovesse dimettersi chi potrebbe essere il futuro Ct della Nazionale? In queste ore si parla molto di Fabio Cannavaro Ct con Lippi come Dt. E’ un progetto già sbandierato tempo fa, ma che non ha mai trovato sponde. Senza dubbio Cannavaro è un profilo carismatico e un’icona del calcio italiano, ma la sua esperienza come allenatore si limita alla Cina e comunque fare il selezionatore è un altro mestiere. Anche con l’ausilio di Lippi, si tratterebbe comunque di un salto nel vuoto per una Nazionale che ha bisogno di una figura che unisca capacità ed esperienza.
L’altro nome che circola è quella di Claudio Ranieri. Il “santone” del calcio italiano ha l’esperienza, il carisma e le capacità necessarie per guidare la rinascita. Tuttavia il suo stile di gioco è molto lontano da quello che è stato iniziato da Mancini. Il timore è quello di avere un ct conservativo, ma poco propenso ad effettuare la rivoluzione di cui la Nazionale ha assoluto bisogno in questo momento.
Tra questi due nomi, alla fine potrebbe spuntarla Roberto De Zerbi. L’attuale allenatore dello Shakthar ha visto il suo lavoro in Ucraina essere interrotto dalla guerra. La sua volontà sarebbe quella di continuare ciò che ha iniziato in estate, ma, di fronte alla proposta di allenare la Nazionale quantomeno ci penserebbe. De Zerbi piace perchè è un allenatore che predica un calcio offensivo e sa lavorare con i giovani. Inoltre, conosce benissimo i giocatori del Sassuolo che, in questa fase storica, costituiscono gran parte dell’ossatura della Nazionale. Il suo punto debole è che è più un allenatore che un selezionatore, ovvero ha bisogno della quotidianità degli allenamenti per far rendere al massimo le proprie squadre. Alla fine, però, potrebbe essere proprio lui il nome giusto per proseguire il progetto iniziato da Mancini.
Più sullo sfondo ci sono le candidature di Allegri e Ancelotti. I due tecnici sono legati a Juventus e Real Madrid e difficilmente i due club li lasceranno partire. Tuttavia a fine stagione le cose potrebbero cambiare. Rimangono due opzioni molto difficili, ma, tra i top allenatori italiani, sono gli unici due che hanno il carisma e l’esperienza internazionale necessaria per risollevare le sorti della Nazionale.
Davide Luciani















