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Calciomercato Inter: addio al tango argentino, inizia una nuova era
La gara di ieri contro il Chievo ha di fatto chiuso un’era dell’Inter. Quella del Bentegodi non è stata solo l’ultima gara del leggendario Zanetti, ma anche di Cambiasso, Samuel e Milito, gente che ha scritto la storia recente dei nerazzurri, gente che conquistò il Triplete.
FINE DI UN’ERA – Di fatto, l’addio dei “quattro moschettieri argentini” one una pietra tombale su quella che fu l’era Moratti e apre il regno di Erick Thohir. Lo stesso Moratti è rimasto sorpreso dall’addio a tutti i suoi errori ammettendo che “con me qualcuno sarebbe rimasto”. Le dichiarazioni dell’ex numero uno nerazzurro fanno intuire che la “rivoluzione thohiriana” sia avvenuta in completa autonomia e che quindi la scelta non sia stata condivisa. Thohir ha deciso di aprire un nuovo ciclo, basato sui giovani, dando quindi un taglio netto con il passato. Un dato su tutti basti per capire la rivoluzione. Di fatto, con la partenza degli eroi del triplete, i giocatori con più lunga militanza in nerazzurro diventano Ranocchia e Nagatomo approdati ad Appiano nel gennaio 2011.
GIOVANI E CAMPIONI – Thohir ha intenzione di creare un mix tra giovani dal grande avvenire e campioni già affermati che possano far crescere la squadra. In quest’ottica va valutato l’ingaggio di Vidic, individuato come l’uomo adatto per guidare la difesa il prossimo anno. Con il serbo arriverà un campione in attacco in modo da alzare ulteriormente l’asticella. La squadra sarà poi completata da elementi giovani e polivalenti in grado di adattarsi a più moduli. Inutile dire che giocatori come Kovacic, Botta, Taider e Icardi costituiranno il cardine portante della prossima stagione. Nel mirino poi, c’è Granit Xhaka,giocatore svizzero del Borussia Monchegladbach. Da qui si ripartirà, dunque, per creare un nuovo ciclo.
COSA FA MAZZARRI? – Capitolo a parte merita Walter Mazzarri. Il tecnico l’anno prossimo è in scadenza. C’è già un’idea di rinnovo fino al 2016, ma più del contratto, conterà il progetto. Thohir chiederà a Mazzarri due cose: il lancio in pianta stabile dei giovani e la flessibilità per ciò che riguarda il modulo. Su entrambi gli argomenti il tecnico si è detto disposto ad accontentare il patròn, purchè ci sia chiarezza sugli obiettivi e sui risultati da raggiungere. E’ chiaro che il prossimo anno, Thohir si aspetta che la squadra per lo meno lotti per un posto in Champions, obiettivo che Mazzarri, con i giusti correttivi, è sicuro di poter centrare. In ogni caso questa settimana il nodo allenatore verrà sciolto. Poi si passerà a costruire l’Inter del futuro, sperando di poter dar vita ad un nuovo ciclo vincente.
Davide Luciani