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Serie A, nuova sosta: analisi e focus delle prime 12 giornate

Per la terza volta in stagione la Serie A fa sosta ed è il momento di un’analisi. Dopo 12 giornate di campionato è la Roma a guardare tutti dall’alto verso il basso, con Juventus e Napoli pronte ad approfittare di eventuali passi falsi della capolista. Ottimo l’avvio del Verona, da rivedere invece il cammino di Milan e Udinese.
ROMA, ROMA, ROMA – Alzi la mano chi, a inizio campionato, avrebbe pensato di poter fare un’analisi della Roma di Rudi Garcia davanti a tutti dopo le prime dodici giornate. I giallorossi sono una delle poche squadre ancora imbattute in Europa, ma, a differenza di altre compagini più accreditate (su tutte Barcellona, PSG e Bayern Monaco), la Magica può vantare una difesa praticamente impenetrabile. Solo Biabiany, Cerci e Berardi sono riusciti a violare la porta dei capitolini: con appena tre reti subite la Roma è la miglior difesa d’Europa. Risultato frutto di un collettivo di assoluto spessore e di un gioco terribilmente cinico, seppur non sempre spumeggiante. Rudi Garcia, dopo aver impressionato la Francia intera nel 2011 vincendo contro ogni pronostico la Ligue 1 alla guida del Lille, pare seriamente intenzionato a volersi ripetere in questa stagione in Italia. Anche perché i giallorossi hanno saputo sopperire agli infortuni di Totti e Gervinho e, dopo la sosta, dovrebbe finalmente tornare in campo Mattia Destro. Tutti si chiedono dove potrà davvero arrivare questa Roma. Per ora la Lupa è in vetta a +1 sulla Juventus, ma un vero bilancio sul futuro giallorosso si potrà avere solo al termine del girone d’andata: nelle ultime cinque gare prima del giro di boa infatti la Magica dovrà affrontare la Fiorentina in casa e Milan e Juventus in due trasferte di fuoco.
FUORI I SECONDI – Proprio i bianconeri di Antonio Conte arrivano all’analisi della terza sosta stagionale come seconda forza del campionato. Molti addetti ai lavori sono convinti che la Juventus sia ancora la vera favorita per la vittoria dello scudetto, ma la Champions League potrebbe portare via un po’ di lucidità a Tevez e compagni. La Vecchia Signora, a differenza della Roma, avrà però un proseguo di campionato meno difficoltoso: i bianconeri hanno infatti già schiantato Milan e Napoli, pareggiato con l’Inter e affrontato la Fiorentina. Proprio dopo la debacle con i viola e la sconfitta in Europa con il Real Madrid la Juventus sembra essere tornata quella dello scorso anno: Buffon è imbattuto da 270 minuti dopo i quattro successi consecutivi con Genoa, Catania, Parma e Napoli. Ed è stata proprio la vittoria contro i partenopei a lanciare la Juventus a -1 dalla Roma. Gli azzurri hanno dimostrato di poter lottare per i primi posti in classifica e si sono mostrati all’altezza anche in un girone di ferro come quello di Champions League. Il punto debole dei ragazzi di Rafa Benitez sembra però essere l’incapacità di imporre il proprio gioco nei big match in trasferta: senza considerare la sconfitta contro l’Arsenal (2-0) in Champions, i ko contro Roma e Juve, con cinque reti al passivo e zero realizzate, hanno leggermente ridimensionato la compattezza dei partenopei. C’è da scommettere però che i vari Higuain, Hamsik, Callejon e Insigne faranno di tutto per giocarsi le loro chance scudetto fino alla fine.
SORPRESE E DELUSIONI – La vera sorpresa di questo avvio di stagione è però l’Hellas Verona. Gli scaligeri non hanno assolutamente sofferto il salto di categoria e sono meritatamente al sesto posto in classifica. Il punto di forza degli uomini di Andrea Mandorlini è il fattore casa: al ‘Bentegodi’ infatti i gialloblù hanno conquistato 6 vittorie su 6 incontri, ottenendo ben 18 punti sui 22 totali. Un ruolino di marcia impressionante tra le mura amiche: solo la Juventus è riuscita a tenere il ritmo dell’Hellas. Buono anche il primo scorcio di torneo della Fiorentina: i viola sono in piena lotta per Champions ed Europa League e hanno dimostrato di essere una squadra temibile. Milan e Juventus si sono già dovuti piegare dinanzi agli uomini di Vincenzo Montella: il divario dalle prime tre della classe sembra difficilmente colmabile, ma i viola si candidano a essere la vera outsider dell’intero campionato. Da brividi invece le prime dodici giornate per Milan e Udinese. I friulani, reduci da quattro ko nelle ultime cinque gare, approfitteranno della sosta per mettere a posto alcuni dettagli e tornare a stupire tutti come già fatto in passato. Ma se per i bianconeri l’obiettivo dichiarato è quello di una tranquilla salvezza (è stato solo il lavoro di Guidolin ad ‘abituare’ i tifosi a zone più nobili di classifica), la vera delusione arriva dal Milan. Cinque sconfitte in dodici match, ben 19 reti subite e una squadra che non è ancora riuscita a ottenere tre punti in trasferta. Il campionato è compromesso, la Champions League sembra un miraggio e anche l’Europa League è molto lontana. I rossoneri sono a soli quattro punti di vantaggio sulla zona retrocessione. Se non è un disastro poco ci manca.
CURIOSITA’ E STATISTICHE – Chiudiamo con un’analisi ad alcune curiosità e statistiche di questa prima parte di campionato. Ben tre dei primi quattro migliori marcatori del torneo sono italiani: Giuseppe Rossi guarda tutti dall’alto dei suoi 11 gol, Cerci è a quota 8 e il giovane Berardi è fermo a 6. Proprio il classe ’94 è il protagonista degli ultimi risultati positivi del Sassuolo: l’attaccante in prestito della Juventus ha realizzato il 46,15% dei gol complessivi degli emiliani. E Berardi può vantare anche un altro record: è l’unico giocatore ad aver finora segnato una rete alla Roma durante le partite interne dei giallorossi. Primato opposto invece per il Chievo Verona: il fanalino di coda infatti ha finora realizzato una sola rete in trasferta (marcatore Bentivoglio nella sconfitta per 2-1 contro il Genoa). I gialloblù sono inoltre la squadra con meno vittorie all’attivo (l’unico successo è arrivato contro l’Udinese) e più sconfitte sul groppone (ben 8 finora). Il Napoli ha un’unica grande certezza: gli azzurri infatti, ogni qualvolta hanno chiuso in vantaggio il primo tempo (è accaduto 7 volte finora), sono sempre riusciti ad assicurarsi i tre punti. L’Udinese invece non è mai riuscita a ribaltare il risultato: in 6 occasioni è tornata negli spogliatoi in svantaggio e in tutte e 6 le occasioni è uscita dal terreno di gioco a bocca asciutta. Chiudiamo infine con una piccola curiosità sull’Inter. Ogni volta che i nerazzurri realizzano come minimo una rete in un match, va a referto almeno un calciatore argentino. La singolare statistica di Palacio e compagni si è però interrotta nell’ultima sfida contro il Livorno (autogol di Bardi e rete di Nagatomo).
Matteo De Angelis
