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Juventus-Napoli a colpi di tango: in attacco è duello Spagna-Argentina

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Europa

Tevez e Higuain nella mia Juve avrebbero fatto panchina ogni domenica“. Citazione di Luciano Moggi, evidentemente in preda a un attacco di demenza senile. A poco più di 24 ore dal big match della 12ma giornata Juventus-Napoli, l’ex dg di entrambe le squadre si lancia in un’acuta affermazione, che per quanto probabilmente inesatta infiamma un dibattito piuttosto acceso: chi ha l’attacco più forte?

DUBBI La sfida si giocherà soprattutto a centrocampo, come ogni partita di calcio degna di questo nome. Da una parte Pirlo, Pogba e Vidal. Dall’altra Hamsik, Mertens e Inler. Insomma, per quanto difficilmente confrontabili, i due schieramenti offrono numerose chiavi tattiche e/o spunti di riflessione. La Juve, per esempio, giocherà col 3-5-2 (quasi certamente si) o Conte sorprenderà tutti con un bel 4-3-2-1? Oppure, Hamsik braccherà Pirlo come già fece un anno fa sotto la guida di Mazzarri, o seguirà la falsa riga del gioco di Benitez, più aperto e propositivo?

BOMBER Nonostante i molteplici temi sui quali ci si potrebbe fermare a meditare, ciò che maggiormente tiene banco in vista di Juve-Napoli è la questione attacco. In tal senso, sembra proprio che si assisterà a un incrocio tra Spagna ed Argentina. Da un lato Tevez e Llorente, dall’altro Higuain e Callejon. Ci si sfiderà a colpi di tango e nacchere, verrebbe da pensare. I due top player giunti in estate (l’ Apache e il Pipita) sono entrambi argentini. Non sarà difficile dunque assistere a una sfida nella sfida tra i due fuoriclasse. Gli altri due colpi dei rispettivi mercati estivi, invece, rappresentano due piacevoli sorprese per le due tifoserie. In special modo Josè Callejon, rivelazione assoluta fino ad ora e protagonista della cavalcata partenopea. Llorente, dal canto suo, ha lentamente recuperato dall’ infortunio della passata stagione e ora sta trovando il ritmo partita: i 2 gol al Real fanno ben sperare.

SUBALTERNI I presupposti per assistere a un partitone ci sono tutti. Senza contare che le panchine pullulano: l’ex (nonchè traditor di patria) Quagliarella, insieme a Giovinco, Zapata e Pandev scaldano i motori in attesa di un eventuale impiego a partita in corso. Fa caso a sè, invece, Lorenzo Insigne che fino all’ ultimo sarà in ballottaggio con Mertens. Dicono che lo Juventus Stadium sarà stracolmo e con una coreografia più che suggestiva. Cosa aggiungere? All’attacco.

Antonio Fioretto

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