Football
Galliani: “Il Milan sarà competitivo, ma solo senza infortuni”
MILANO, 5 SETTEMBRE 2012 – La vittoria contro il Bologna ha fatto nuovamente intravedere qualche timido sorriso sulla bocca di giocatori, tifosi e dirigenza rossonera. L’amministratore delegato Adriano Galliani tiene però i piedi per terra e si dice sicuro: la Juventus è favorita per il tricolore, ma il Milan, se si riuscissero a ridurre gli infortuni, sarebbe comunque competitivo per il primo posto.
TANTI, TROPPI INFORTUNI – Sono 178 gli infortuni che hanno colpito i giocatori rossoneri da quando sulla panchina siede il tecnico Massimiliano Allegri, 78 dei quali di natura muscolare. Tanti, troppi per una squadra che punta a vincere scudetto, coppa Italia e a raggiungere come minimo gli ottavi di finale della Champions League. Il dilemma che più preoccupa l’ambiente rossonero è relativo al fatto che non si è ancora arrivati a capire quale sia il vero problema di fondo nello staff della società di via Turati. Tanto che nemmeno l’arrivo di Folletti al posto dello “storico” Tognaccini come preparatore atletico ha portato qualche miglioramento. E l’alibi dello stadio Meazza oramai non regge più, considerando che molti parlano bene delle nuove fibre sintetiche messe sull’erba naturale.
LE PAROLE DI GALLIANI – “Marciamo a un infortunio a partita, è il più grosso problema del Milan. Lo sa l’allenatore, il preparatore atletico e il medico sociale, vediamo cosa si puo’ fare per ovviare a questo problema”. Adriano Galliani è sicuro, è questo l’handicap più grosso a cui i rossoneri dovranno far fronte in questa stagione. Anche perché sarebbe da sciocchi ripetere gli errori dello scorso anno, quando, secondo molti, lo scudetto sarebbe finito nelle mani del Milan se lo staff sanitario avesse agito con maggior prudenza. Emblematico il caso di Thiago Silva, impiegato forzatamente contro la Roma e costretto ad abbandonare il terreno di gioco dopo soli dieci minuti, per poi saltare praticamente tutto il resto della stagione.
NON SOLO IL PERENNE PATO – Quest’anno le cose sarebbero dovute andare diversamente, almeno in linea teorica. In pratica invece nuova stagione stessi vecchi problemi. A cominciare dal capitano, Massimo Ambrosini, infortunatosi durante la tournée estiva a stelle e strisce. Nulla di strano, un infortunio può capitare, soprattutto nel periodo di preparazione atletica, quando la fatica è maggiore e i carichi pesanti. Ci ha però pensato il solito Pato a lanciare l’allarme. Il papero, abile e arruolato dalla nazionale verdeoro per le Olimpiadi di Londra, ha giusto fatto in tempo a tornare a Milanello per subire un nuovo k.o. L’ennesimo da quando è approdato in rossonero. Poi Robinho, uscito anzitempo dall’esordio in campionato con la Sampdoria e infine Montolivo e Boateng, infortunatisi nella gara con il Bologna. Se però per il ghanese il problema è di natura traumatica, il centrocampista azzurro si va direttamente ad aggiungere alla lista degli stop per problemi fisici. La squadra c’è, gli arrivi di Bojan e De Jong hanno rafforzato un team che dovrà gareggiare in tre competizioni diverse. Chissà però se saranno gli infortuni a mettere il bastone tra le ruote alla banda di Allegri.
a cura di Matteo De Angelis
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