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Unai Emery sempre più vicino, come sarà il suo Napoli?
Ormai Rafa Benitez è un lontano ricordo a Napoli. Molti ne parlano ancora ma con la certezza che ora bisogna andare avanti e per adesso non si può perché mancano i tasselli fondamentali per costruire un buon mercato e ripartire, sempre continuando il progetto, l’anno prossimo. Le due figure che mancano sono il direttore sportivo e l’allenatore e, per entrambi, il presidente ADL si sta attrezzando per trovare gente che condivida le sue idee di calcio. Parliamo dell’allenatore. In questi giorni si parla con molta insistenza di un’offerta molto importante del Napoli per Unai Emery, mister del Siviglia fresco campione di Europa League, che però non ha ancora dato la propria disponibilità al trasferimento. Proviamo ad immaginare un suo Napoli con annessi, anche se molto fantasiosi, acquisti e cessioni.
STESSO MODULO MA MENTALITA’ DIVERSA – Il pericolo più grande del prendere Emery è che ha lo stesso modulo e viene dalla scuola spagnola, stessa scuola che ha cresciuto Rafa Benitez. Questo un pericolo perché, nonostante le buonissime idee di Rafa, i risultati non sono sempre arrivati e questo campionato lo ha dimostrato molte volte. Il problema più grande dell’ultimo allenatore spagnolo è che non riusciva ad adattare bene i giocatori a propria disposizione. Questa invece è proprio una delle caratteristiche migliori di Emery, che ha come modulo principale il 4-2-3-1 ma all’occorrenza può diventare o un 4-3-3 o un 4-4-2, in base alla partita o alla propria rosa a disposizione. Alcuni calciatori del Napoli non sono del tutto complementari all’idea calcistica di questi moduli, ma altri invece verrebbero esaltati. Ad esempio, sia Hamsik che Jorginho, in un modulo con tre centrocampisti ritroverebbero lo smalto di un tempo. Ma comunque gli interventi del mercato saranno parecchi e qualcosa porta a pensare che Emery chiederà qualche calciatore del suo Siviglia, come Banega, Carriço o M’bia, tutti calciatori che al Napoli farebbero comodo, rimpiazzando alcuni che in questa stagione sono stati disastrosi.
Raul Parrella (@RaulParrella)