Focus
Ma perché devono essere proprio 100 le Leggende dello Sport?

Prendete un viale (quello delle Olimpiadi a Roma, ad esempio), e poi riempitelo di doverosi omaggi a chi ha saputo incarnare in modo leggendario i valori dello Sport, quello scritto con la S maiuscola. Questione di trofei? Certo, ma non solo. Di talento, lealtà, coraggio e carattere d’acciaio? Ecco: di tutto questo e molto altro ancora. Di sicuro, l’unica cosa che non c’entra è il “numero“. Eppure, chissà perché, le Leggende dello Sport devono essere per forza 100 (almeno per ora e fatti salvi successivi – e tardivi – “aggiustamenti”), e chi ha un “tasso di Leggenda” pari o inferiore a 101 può accomodarsi nella vicina via foce dell’Aniene.

Il “caimano” Eraldo Pizzo, insieme allo spagnolo Manuel Estiarte il più grande pallanuotista di tutti i tempi
CENTO E NON PIU’ CENTO – Ecco, qui di seguito, la Hall of Fame della discordia:
Gian Giorgio Trissino dal Vello d’Oro (equitazione)
Giovanni Raichevich (lotta)
Giorgio Zampori (ginnastica)
Paolo Salvi (ginnastica)
Tazio Nuvolari (automobilismo)
Costante Girardengo (ciclismo)
Nedo Nadi (scherma)
Ottavio Bottecchia (ciclismo)
Carlo Galimberti (pesi)
Ugo Frigerio (atletica)
Alfredo Binda (ciclismo)
Learco Guerra (ciclismo)
Romeo Neri (ginnastica)
Giulio Gaudini (scherma)
Primo Carnera (pugilato)
Giuseppe Meazza (calcio)
Silvio Piola (calcio)
Gino Bartali (ciclismo)
Agostino Straulino (vela)
Trebisonda “Ondina” Valla (atletica)
Adolfo Consolini (atletica)
Alberto Ascari (automobilismo)
Valentino Mazzola (calcio)
Edoardo Mangiarotti (scherma)
Fausto Coppi (ciclismo)
Fiorenzo Magni (ciclismo)
Zeno Colò (sci Alpino)
Giuseppe Delfino (scherma)
Piero D’Inzeo (equitazione)
Cesare Rubini (pallanuoto)
Raimondo D’Inzeo (equitazione)
Giuseppe Dordoni (atletica)
Irene Camber (scherma)
Eugenio Monti (bob)
Enzo Majorca (apnea)
Antonio Maspes (ciclismo)
Nicola Pietrangeli (tennis)
Abdon Pamich (atletica)
Lea Pericoli (tennis)
Graziano Mancinelli (equitazione)
Eraldo Pizzo (pallanuoto)
Nino Benvenuti (pugilato)
Livio Berruti (atletica)
Sante Gaiardoni (ciclismo)
Franco Nones (sci di fondo)
Marco Bollesan (rugby)
Franco Menichelli (ginnastica)
Bruno Arcari (pugilato)
Dino Zoff (calcio)
Giacomo Agostini (motociclismo)
Felice Gimondi (ciclismo)
Gianni Rivera (calcio)
Mauro Checcoli (equestri)
Roberto Marson (paralimpico)
Gigi Riva (calcio)
Luciano Giovannetti (tiro a volo)
Renato Molinari (motonautica)
Klaus Dibiasi (tuffi)
Dino Meneghin (basket)
Adriano Panatta (tennis)
Gustavo Thoeni (sci)
Oreste Perri (canoa)
Pietro Mennea (atletica)
Pier Luigi Marzorati (basket)
Corrado Barazzutti (tennis)
Sara Simeoni (atletica)
Piero Gros (sci)
Paola Fantato (paralimpica)
Novella Calligaris (nuoto)
Daniele Masala (pentathlon)
Costantino Rocca (golf)
Gabriella Dorio (atletica)
Giuseppe Di Capua (canottaggio)
Alberto Cova (atletica)
Ezio Gamba (judo)
Patrizio Oliva (pugilato)
Gelindo Bordin (atletica)
Giuseppe Abbagnale (canottaggio)
Andrea Benelli (tiro a volo)
Mauro Numa (scherma)
Carmine Abbagnale (canottaggio)
Francesco Attolico (pallanuoto)
Manuela Di Centa (sci di fondo)
Alessandro Campagna (pallanuoto)
Luca Pancalli (paralimpico)
Josefa Idem (canoa)
Agostino Abbagnale (canottaggio)
Alberto Tomba (sci)
Roberto Baggio (calcio)
Antonio Rossi (canoa/kayak)
Stefania Belmondo (sci di fondo)
Giorgio Lamberti (nuoto)
Lorenzo Bernardi (pallavolo)
Jury Chechi (ginnastica)
Alessandra Sensini (vela)
Andrea Giani (pallavolo)
Giovanna Trillini (scherma)
Deborah Compagnoni (sci)
Stefano Baldini (atletica)
Domenico Fioravanti (nuoto)
CONI’S LIST – Ora, facciamo finta per un attimo di essere la Giunta Nazionale del Coni e di voler stilare una lista di 10 (e non 100) Leggende dello Sport tricolore. Chi scrive, ad esempio, non potrebbe mai e poi mai lasciar fuori i 3 fratelli Abbagnale e Giuseppe di Capua (e così più di un terzo della lista è già andato…), Pietro Mennea, Ondina Valla (cui è dedicata la foto sotto il titolo), Eraldo Pizzo, Enzo Majorca, Fausto Coppi, Giuseppe Meazza e…11!…Tazio Nuvolari. Questo elenco, naturalmente, oltre a essere discutibile all’infinito come qualsiasi altro, basta e avanza per capire che 10 è un numero “imperfetto”, così come 20, 50 o 1000. Già: perchè se si parla di mostrare gratitudine – più che di “dare un voto” – nei confronti di chi ha fatto (ed è stato, vedi ad esempio Gianfranco Zola alle voci talento e correttezza) qualcosa di leggendario qualsiasi numero “chiuso” è semplicemente insensato e…antisportivo. Esiste forse un limite fra In e Out? E ha senso fare “miti e mitastri”? E, comunque sia, perchè solo 100? E’ così breve il viale delle Olimpiadi?
Insomma. Qui non si parla di uomini politici (che già sarebbe un bel problema trovarne 10), ma di atleti leggendari, e sotto questo aspetto il nostro Paese è stato molto generoso. Bene, regoliamoci di conseguenza, quindi, e lasciamo perdere ogni numero “perfetto”. C’è tanta, tantissima gente (vedi Gaetano Scirea e Giacinto Facchetti, solo per dirne due) che lo merita.
Enrico Steidler
