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Pagelle Italia-Uruguay 0-1: Buffon epico, Balotelli eterno incompiuto
L’Italia conclude clamorosamente la sua avventura al Mondiale nel primo turno. Dopo l’ottimo ed illusorio esordio con gli inglesi, sono arrivate le sconfitte con Costa Rica ed Uruguay. Pagelle Italia-Uruguay 0-1:
ITALIA
BUFFON 7 (IL MIGLIORE) – Ci sono eroi per un giorno, eroi per una settimana, eroi per un’annata. E poi ci sono loro, gli eroi a vita. Gianluigi Buffon è uno di questi. Uno che da un’intera carriera fa sempre le stesse cose: parare tutto, sempre e comunque. Ci tiene a galla da autentico fenomeno in almeno quattro occasioni. Sul gol non può nulla. Nel finale prova a cercare anche fortuna spingendosi in avanti. Al momento dell’inno è il più carico, al momento dell’eliminazione ci mette la faccia. “Si dice che serve il ricambio generazionale, ma la veritò è che a questa Nazionale servono uomini veri. Come me, Barzagli, Pirlo e De Rossi. Basta con le figurine”- Dargli torto non è possibile.
BARZAGLI 6 – Tiene botta. Non era facile contro Cavani e Suarez, ma lui ci mette fisico ed esperienza. Speriamo non decida di dedicarsi soltanto al club anche lui, perchè comunque difensori di questo livello non ne abbiamo.
BONUCCI 6,5 – Sfodera una gara impeccabile, fino al momento in cui non si perde Godin assieme agli altri compagni in occasione del gol. Ma per il resto, è granitico: chiusure ed anticipi puntuali, mette ordine in una difesa scombinata fino alla partita prima. Quando serve è essenziale, se gli lasci spazio prova subito a ribaltare l’azione. E non si capisce perchè abbia dovuto aspettare fino a ieri per giocare: non sarà un fenomeno, ma è certo meglio del 99,9% dei centrali italiani.
CHIELLINI 6 – Ruvido come sempre, ma generoso. Prende botte e le dà, al solito. Ma Suarez ad un certo punto gli rifila un morso, e qua si va oltre. In quel momento siamo 10 contro 11 sullo 0-0. Se Suarez viene espulso, cambia tutto e forse ci qualifichiamo. Ma l’arbitro Moreno, clamorosamente, ignora Chiellini che gli mostra i segni evidenti della dentatura di un avversario e dice di proseguire. Qualcosa di mai visto. Qualcosa di imbarazzante.
VERRATTI 6,5 – Che classe, ragazzi. Rischia sempre troppo, ma è uno spettacolo. Si fa beffe degli uruguagi bevendosene due o tre alla volta. Anche in difesa. Incoscienza dell’età, potenziale immenso. Fa da collegamento tra difesa, centrocampo e pure attacco. Chiude con i crampi. Fuori lui, fuori anche l’Italia. Dal 75′ MOTTA 5 – Chiude – probabilmente – la sua avventura azzurra in maniera definitiva con l’ennesima prestazione scialba, che moltiplica le domande degli italiani: ma davvero non c’era nessuno nato nel Belpaese meglio di lui? Ha l’occasione per far saltare il banco e smentire tutti, ma spreca l’unica illuminazione di Cassano in questo Mondiale. Adios.
PIRLO 6,5 – Fa quel che può, con una Nazionale che non gira è difficile fare il Pirlo. Ma l’intesa con Verratti è ottima e quasi dispiace di non poterli vedere ancora assieme con la maglia azzurra. Il Fenomeno impegna Muslera su punizione, poi ci riprova sempre con un piazzato da distanza siderale a fine match: tutti i tifosi chiedono il miracolo sportivo a San Pirlo, ma stavolta nemmeno lui può nulla. Continueremo ad ammirarne le magie nel club, per fortuna non si ritira. Ma il suo ritiro dalla Nazionale, a quanto pare irrevocabile, segna il passo: esce di scena il Maestro, probabilmente il giocatore più forte e decisivo degli ultimi 10 anni azzurri. Sicuramente il più temuto dagli avversari. Campione vero, lui. Dietro, Verratti escluso, non si vede il resto di niente.
DARMIAN 5 – Timido e stanco, fa un netto passo indietro rispetto alle prime uscite. Ma il suo rimane un buon Mondiale.
MARCHISIO 5 – Chiariamo subito: espellerlo non aveva senso. Fa un fallo da ammonizione e si ritrova ingiustamente sotto la doccia. Prima, però, al netto della buona volontà, era stato quasi impalpabile.
DE SCIGLIO 5 – Insicuro, sbaglia tutto e non si propone mai. Delusione.
IMMOBILE 5 – Invocato a lungo, sfodera una prestazione da uomo invisibile. Certamente non aiutato dai compagni, le poche volte che ottiene palla, però, non riesce mai a tirare in porta ne’ a saltare l’uomo. Cade spesso nella trappola del fuorigioco. Immobile di nome e di fatto, stavolta. Dal 69′ CASSANO 4,5 – Rappresenta purtroppo, assieme ad altri, l’emblema del fallimento di questa Nazionale. Lento, impacciato, non sembra poter più giocare a livelli simili di intensità e Prandelli doveva immaginarlo. L’unica intuizione viene sprecata da Motta. Quando il ct lo mette per Immobile, con l’Italia in difficoltà che non riusciva ad uscire dalla propria area, tutti se ne chiedono il motivo. E se lo chiedono ancora adesso.
BALOTELLI 4,5 – A fine gara tutti puntano il dito contro di lui, che per tutta risposta se ne va da solo in pullman senza voler ascoltare i discorsi di Prandelli e Pirlo. In partita sbaglia tutto e non azzecca uno stop, rischiando pure l’espulsione. Ora basta con “diventerà un campione”. Bisogna rassegnarsi al fatto che Balotelli è un buon giocatore, punto e basta, che avrebbe forse delle potenzialità ma non ha nessuna intenzione di sfruttarle. Lo si chiami buon giocatore, e stop. Oppure “eterno incompiuto”. Perchè al momento, è questo quello che sembra.
All. PRANDELLI 4 – E’ impossibile pensare ad un’involuzione del genere. E’ impossibile pensare che un allenatore presentatosi con idee chiare, innovative, forte di una finale ad Euro 2012 e di un bronzo alla Confederations Cup, si perda sul più bello e vada in totale confusione ad un Mondiale. Confusione che inizia prima di partire, con Giuseppe Rossi escluso a favore di un Cassano che era chiaro avrebbe sofferto il clima caldo-umido brasiliano. Continua poi, con formazioni sbagliate – che c’entrava il 4-5-1 con la Costa Rica? – e cambi sballati, con Motta e Cassano tenuti in grande considerazione a discapito di gente più fresca, rapida e spendibile in un clima del genere, dove forza, rapidità e fisico contano più della tecnica. Sbaglia anche perchè rivoluziona il gruppo che lo ha portato fin qui. Rinnega continuamente le sue scelte e cambia idea continuamente. Il cambio Immobile-Cassano di ieri è parso non avere senso, con la squadra sfiancata che aveva bisogno di rifiatare. Quello Balotelli-Parolo risulta ancor più incomprensibile: perchè non Cerci? Si fa dominare dalla paura di sbagliare e sbaglia due volte. Negli ultimi 10 minuti, in 10 uomini e spinta dalla forza della disperazione sportiva, l’Italia quasi riesce a pareggiarla. E questo è indicativo di come con un approccio più propositivo e meno terrrorizzato si potesse vincere e passare tranquillamente il turno. Ma tant’é: siamo fuori. Mezzo voto in più per essersi dimesso seduta stante. Rinuncia allo stipendio ed ammette il fallimento: questo è da uomini veri. Ma rimane il rammarico per un Mondiale buttato al ventosenza un perchè.
URUGUAY: Muslera 6; Gimenez 6, Caceres 6,5 Godin 8 (IL MIGLIORE), Pereira 6; Gonzalez 6, Rios 6, Rodriguez 6,5, Lodeiro 6; Cavani 6,5, Suarez 2. All. Tabarez 6
SUAREZ 2 (IL PEGGIORE) – E’ un campione a livello tecnico, ma è dominato dalla follia. Il morso a Chiellini, l’ennesimo in carriera, dimostra che c’è qualcosa di strano in lui. Serve una squalifica esemplare perchè non se ne può più di vedere cose del genere in un campo da calcio. Il suo Mondiale, probabilmente, è finito qua.
ARBITRO MORENO 2 – Si chiama Moreno, e già il dubbio ti deve venire. Ma fa quasi peggio di quello precedente. Espelle Marchisio per un fallo da ammonizione. Grazia Suarez per un morso, e quando Chiellini gli fa vedere i segni si volta dall’altra parte. Serve altro?
Vincenzo Galdieri
Twitter: @Vince_Galdieri