Buzz
Storie Mondiali, lo “Zio” di tutti: Bergomi ed una Finale a 18 anni
Pubblicato
4 anni fa|

“Zio, entra, fai il libero...“: era il 1982, ma anche il 1998. Basterebbe questo per spiegare in poche parole l’incredibile caso di Giuseppe Bergomi, in arte Beppe, per tutti lo “Zio“. Una storia senza precedenti in Italia, nel mondo paragonabile solo a quella di Pelè per precocità: titolare in una Finale dei Campionati del Mondo a soli 18 anni. Impossibile oggi, ma non meno affascinante ieri: perchè quei baffoni avranno anche ingannato l’apparenza, ma dietro c’era un ragazzino che oggi farebbe la quarta superiore, che andrebbe a scuola guida e che forse ancora farebbe la collezione di figurine panini. Nel 1982, su quell’album, c’era invece la sua foto: oggi, negli occhi di tutti, c’è anche lui con in mano la Coppa del Mondo vinta da titolare nella partita più importante che si possa giocare nello sport.
“ZIO”, TOCCA A TE..: DA MADRID A PARIGI – E’ difficile spiegare l’unicità di una storia come quella di Beppe Bergomi: l’esordio in Nazionale due mesi prima del Mondiale, ma 38 presenze nell’Inter in una stagione cominciata da minorenne. Al Mondiale giocherà 3 partite, quarti, semifinale e finale: scusate se è poco. E lo farà da subentrante nei primi due casi, dalla tv alla panchina il lento avvicinamento al campo, a quel prato verde che tutti i bambini sognano di calcare sin da quando cominciano a tirare i primi calci ad un pallone. Dietro quei baffoni c’era già un uomo, che due anni prima perdeva il padre in seguito ad una terribile malattia, un ragazzo misterioso schierato nelle giovanili dell’Inter accusata di mettere in campo un fuori quota e non solo per l’aspetto estetico di quel difensore con la n.2: aveva l’aria di un leader predestinato, dal silenzio assordante ed una semplicità efficace. L’ingresso contro il Brasile punito dalla tripletta di Paolo Rossi avviene a fine primo tempo, per l’infortunio di Collovati: lo “Zio” terrà a bada l’attacco di quella che dagli stessi brasiliani fu definita la Selecao più forte di tutti i tempi, Pelè-Garrincha compresi. Poi ancora in campo con la Polonia di Boniek in semifinale, fino alla finalissima con la Germania: Bearzot aspetta Antognoni fino all’ultimo, ma l’infortunio non viene recuperato. “Tocca a te…“, quella frase gli verrà sussurrata candidamente da Zoff 16 anni dopo in Francia 98‘, quando Nesta si farà male e dovrà sostituirlo nella partita con l’Austria del girone, poi agli ottavi ed infine ai quarti maledetti con la Francia persi ai rigori e sempre da titolare. Il tutto dopo 7 anni di buio, alcuna presenza in Nazionale da Italia 90’, scaricato da Sacchi e dalla Figc.
Germania-Italia, 11 luglio 1982: lo “Zio” Bergomi deve da titolare tenere a bada il 3 volte Pallone d’oro Rummenigge, i due saranno poi compagni di squadra nell’Inter. “Kalle” non la vedrà praticamente mai, come tutti i tedeschi in realtà: baffoni e pantaloncini corti, mentre i suoi coetanei erano in qualche lido della penisola italiana in costume a seguire il match da una tv, a 18 anni giocava una partita che aveva un paio di miliardi di occhi addosso, che solo Pelè aveva disputato ad un età inferiore, ma soprattutto vincendola.
Catapultare oggi la storia dello “Zio” Bergomi è praticamente impossibile: viviamo in una società (non solo quella sportiva) occupata principalmente dai soliti vecchi, in cui si è ancora giovani a 25 anni, dove nessuno ha il coraggio di darti fiducia se prima non hai qualche capello bianco ed un principio di rughe in volto. Qualcuno invece, 32 anni fa, ebbe la follia di portarsi dietro a 18 anni appena compiuti uno che non avrebbe fatto numero, bensì sarebbe sceso da titolare nella gara più importante che esista in ogni disciplina sportiva.
E se qualcuno crede sia stato un semplice baffo ad ingannare il Ct, lo vada a riferire a Giuseppe Rossi. Magari è ancora in tempo per un salto dal parrucchiere…
Orazio Rotunno
You may like
FACEBOOK & TWITCH
Sfoglia il nostro Database

Il Milan tenta gli Spurs, Inter ancora affari col Chelsea, Juve Morata o Mertens?

Idea Juventus per il nuovo centrocampista: costa 15 milioni! Sfida per Lo Celso in Serie A

Nervi tesi tra Allegri e la Juve. Ultimi due colpi per Inter e Milan

Juve ingorda, Il Chelsea tenta l’Inter e il Milan spera in un miracolo

Milan, Maldini ora deve completare la rosa

Juve, piano B in attacco: chi arriva al posto di Morata?

Galliani shock. Tutto su Skriniar e Dumfries. Clamorosa bomba su Depay-Juve. I nomi assurdi del Milan e le cifre per Simeone

Cos’è successo oggi? Tutte le bombe di calciomercato del 4 Luglio 2022

La difesa dell’Inter si sgretola. Come sarà la Juve del Fideo e il metaverso con Icardi, Dybala e Belotti

Juventus, altra proposta dal Liverpool! Il Milan ha aperto il canale con il Chelsea

Asensio-Milan, la verità. Zaniolo-Juve, cosa prevede il piano B? Scontro tra Fiorentina e Torino

Di Maria e Paredes in orbita Juve. L’erede di Lukaku e la rivale del Milan per De Ketalaere

Altro che Koulibaly, chi arriva alla Juve se parte De Ligt. Milan, che colpo dal Chelsea!

Jovic veste di Viola. Prima proposta della Juve per Zaniolo. Ultimatum a Inzaghi, mentre Dybala aspetta

Inter, mini-rivoluzione in arrivo: torna di moda un francese?

Inter, i piani di Marotta tra presente e futuro

Cosa possono (o non possono) fare i no vax dal 10 gennaio 2022

Juventus, Icardi torna di moda. Il Milan su un giocatore del Chelsea e un gigante per la Viola

Juve, il nome nuovo per l’attacco. Dest e Schick verso due big della Serie A

Inter, si lavora per gennaio: serve un vice Perisic

Juventus, 5 rinforzi per puntare alla Champions. I prescelti da Allegri
SPORTCAFE24.COM

I NOSTRI PARTNERS


