Calcio Estero
Liga, ultimi decisivi 90′ per Barcellona e Atletico Madrid

Il calendario della Liga non poteva essere più spietato. Per l’ultimo turno di una stagione che ha regalato a tutti i tifosi spagnoli – e non – grandissime emozioni e duelli memorabili, andrà in scena domenica la finale per assegnare il titolo di Campeon de España. Lo scontro diretto tra Barcellona e Atletico Madrid si preannuncia una vera battaglia, troppo alta la posta in gioco per entrambe le squadre che nelle ultime uscite sono sembrate un po’ spremute dal punto di vista fisico. Sarà anche la sfida dei numeri: Koke e Fabregas, 14 assist a testa in stagione; Messi e Diego Costa, rispettivamente 28 e 27 gol nella Liga. Se il Barça chiudera la stagione dopo quest’incontro, ben altro programma attende i Colchoneros che voleranno a Lisbona per la finale di Champions contro il Real Madrid che, a parte i risultati degli ultimi match, sembra avere leggermente più benzina per giocarsi la decìma. Proprio il numero 10 ricorre nei sogni di Diego Simeone che, dopo aver vinto da giocatore il nono titolo madridista, spera di poter portare al Calderon il decimo da allenatore. Per il Barcellona, invece, la partita di domenica è una vera e propria rivincita, per molti infatti la stagione in Liga dei Blaugrana sembrava essere finita già da tempo, fattore che con l’eliminazione dalla Champions – proprio contro l’Atletico – aveva portato i tifosi catalani alla contestazione. Per entrambe le squadre quindi le motivazioni sono alle stelle, per l’ultimo atto della Liga che promette scintille.
CASA ATLETICO – Per questa finale i Colchoneros non potranno contare sul calore dei 55000 del Vicente Calderon, davvero strordinari per tutta la Liga con il loro sostegno. Dovranno invece fare i conti con i quasi 100 mila del Camp Nou pronti a creare la solita bolgia delle partite che contano. Simeone è forte però delle statistiche che vedono le due squadre essersi già affrontate 5 volte quest’anno senza mai aver fatto registrare una vittoria catalana. 4 pareggi e una vittoria dell’Atletico, quella del 9 aprile che ha estromesso il Barça dalla corsa per la Coppa dalle grandi orecchie. L’Atletico Madrid può recriminare solo con sè stesso per essere arrivato a giocarsi tutto in questa difficilissima partita: poteva infatti aver già chiuso la pratica qualche domenica fa, non perdendo contro il Levante e, soprattutto vincendo contro il Malaga domenica scorsa, con un ringraziamento speciale dei Blaugrana a Caballero per la parata su Adrian allo scadere. La buona notizia in casa Atletico è il probabilissimo ritorno del bomber Diego Costa, 27 gol in 34 partite di Liga e ben 8 gol su 8 in Champions, pedina fondamentale nel gioco biancorosso, la cui assenza si è fatta sentire – e non poco – negli ultimi incontri. Ai Colchoneros basta un pareggio, ma andare al Camp Nou per fare catenaccio in un match così importante è altamente sconsigliato.
CASA BARÇA – Ben altro scenario attende il Barcellona e soprattutto Tata Martino. Forse proprio il tecnico argentino in caso di vittoria diventerebbe un vero e proprio personaggio, dopo tutto quello che ha affrontato negli ultimi mesi. La società catalana non ha certo fatto segreto che il prossimo allenatore culès non sarà lui – Luis Enrique sembra ormai certo – e per molti l’eliminazione dalla Champions è da attribuire all’ex allenatore del Newell’s che ora però, da perdente, ha la possibilità di lasciare da vincente prendendosi la sua rivincita personale. I passi falsi di Real Madrid e Atletico hanno riportato inaspettatamente il Barcellona a poter competere di nuovo per la Liga, in casa, nello scontro diretto. L’esperienza europea dei Blaugrana, accumulata in questi anni di successi, potrebbe tornare utile considerando che si tratta di una vera e propria finale ad eliminazione diretta e il Barça deve obbligatoriamente vincere. Il caso del giorno a Barcellona è rappresentato dal probabile ritorno in campo di Neymar, fuori da aprile per un infortunio al piede, ma a quanto pare non recuperato al 100%. Il suo rientro sta facendo alzare un vero e proprio polverone in Brasile, visto che c’è il timore di una ricaduta che avrebbe delle ripercussioni sul sogno Mondiale carioca, senza considerare che l’attaccante brasiliano è l’uomo copertina di moltissimi sponsor di Brasile 2014.
Domenica si chiuderà quindi la Liga più entusiasmante degli ultimi anni, mettendo fine ad un anno che ha visto e vedrà trionfare il calcio spagnolo in tutte le competizioni – Europa League e Champions – in attesa dei Mondiali, dove arrivano da Campioni in carica.
Jacopo Rosin
